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Lavori, maxi fidejussione agli enti: "Un freno a ritardi e difformità"

Gaia, E-Distribuzione e Tim dovranno versare 100mila euro prima degli interventi, Fastweb invece 50mila

Lavori, maxi fidejussione agli enti: "Un freno a ritardi e difformità"

Stretta del Comune nei confronti degli enti gestori chiamati a fare interventi per sottoservizi: adesso dovranno depositare in anticipo una fidejussione ben stabilita per scongiurare le frequenti situazioni di ritardo nelle tempistiche o nelle difformità di esecuzione delle lavorazioni nel sottosuolo. Una scelta che segue quella – adottata l’estate scorsa – di prevedere un risarcimento di 50mila euro per le attività economiche di via Carrara, danneggiate dai lavori di sostituzione delle tubature in eternit effettuati da Gaia che registrarono più di un intoppo andando ben oltre le date concordate e causando cali inevitabili di incassi per i negozi di zona. Per non parlare degli improvvisi allagamenti durante gli interventi.

In ottemperanza al Regolamento del suolo pubblico che prevede che gli enti gestori debbano predisporre un deposito cauzionale, la giunta ha infatti approvato la richiesta di una fidejussione annua bancaria o assicurativa a garanzia all’amministrazione comunale la possibilità di effettuare una idonea trattenuta qualora i lavori eseguiti dagli stessi non siano in linea con le prescrizioni contenute nell’atto concessorio. Gli importi delle fidejussioni sono ben precisi: saranno pari a 100mila euro per Gaia spa, 2I Rete Gas spa, E- Distribuzione e Tim spa, e pari invece a 50mila euro per Fastweb spa. Qualora subentrino nuovi enti gestori gli stessi dovranno adeguarsi ai depositi cauzioni stabiliti.

"Solo nell’intero 2023, da gennaio alla fine di dicembre – afferma il vicesindaco Andrea Mazzoni – le concessioni rilasciate agli enti gestori sono state complessivamente 314. Un numero importante che corrisponde ad altrettanti interventi sul nostro territorio. Ma che troppo spesso non sono conformi alle tempistiche previste o difformi nell’esecuzione e che comportano poi ritardi nella catena delle lavorazioni. Situazioni che a loro volta provocano anche disagio agli abitanti e agli esercizi commerciali delle zone interessate dagli interventi. Per questo motivo ci auguriamo che l’applicazione di quello che in sostanza già prevede il Regolamento possa essere uno stimolo per gli enti gestori ad un maggior rispetto nella consegna dei lavori nei tempi e nelle modalità che vengono concordate nelle concessioni".

Francesca Navari