
Vespe, insetti, crostacei voraci. Il problema non sono loro, quanto lo scombussolamento che portano negli ecosistemi in cui si immettono. A raccontare quanto le specie aliene influiscano sulla Versilia è Davide Marchetti, agronomo della Coldiretti di Lucca. "I problemi sono diversi e non possiamo gerarchizzarli in una classifica – spiega –; sul nostro territorio bisogna stare attenti alla cimice asiatica, che attacca le produzioni di frutta. È presente su Lucca ma si può spostare anche in Versilia e sta beneficiando del clima sempre più temperato delle nostre zone, che non riesce più a essere selettivo. La stiamo attaccando con il suo antagonista che si ciba delle uova della cimice: ci sono stati dei lanci anche su Massarosa. Purtroppo non sono problemi che si risolvono in un anno". Desta preoccupazione in zona anche la vespa velutina, che danneggia gli insetti impollinatori e in particolare le api. "Abbiamo trovato dei nidi in Versilia – continua Marchetti –, sfruttando anche le segnalazioni dei privati. È importante avvertire, e fa lo stesso se si tratta di un falso allarme: questa vespa ha una grande capacità di colonizzazione e riesce a distruggere apiari interi se non viene contenuta".
Ma come arrivano da noi queste specie aliene? "Principalmente per gli scambi commerciali – continua Marchetti – ma la proliferazione è aiutata dal clima. Le stagioni facevano selezione naturale degli insetti, che invece ora approfittano del caldo. Le risposte che possiamo dare sono di varia natura: penso alla lotta biologica condotta contro la cimice del castagno, che ha dato buoni risultati. In assoluto, è importantissima la conoscenza, anche in un’ottica di prevenzione. Poi, in caso di minaccia, si possono scegliere vari sistemi per combattere la proliferazione di specie aliene: ogni ambiente fa storia a sé e non è detto che i rimedi ci siano, siano già stati trovati o che la prima soluzione sia quella giusta".
DanMan