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La ’vera’ comicità secondo Ruffini "Il politically correct? Per carità"

L’istrionico livornese domani sarà a Marina di Pietrasanta con una riedizione aggiornata del suo "Io? Doppio!"

La ’vera’ comicità secondo Ruffini "Il politically correct? Per carità"

Torna per la 44ª edizione del Festival della Versiliana uno dei cult toscani che ha rivoluzionato il mondo della comicità: "Io? Doppio!" di Paolo Ruffini. Livornese doc, negli anni Duemila ha catturato e parodizzato sulle scene più celebri del mondo hollywoodiano; da Rocky Balboa a Shining, fino a Star Wars e Titanic, Ruffini non ha mai posto limiti nè sulla fantasia né tantomeno sul suo linguaggio. L’istrionico comico salirà sul palco del teatro della Versiliana domani alle 21,30.

Come mai ha deciso di riportare in scena questo suo successo?

"In realtà me l’hanno chiesto. Le persone si sono mostrate entusiaste all’idea di poter rivivere e riapprezzare lo stesso tipo di umorismo. Anche se, a dirla tutta, al giorno d’oggi non è più possibile la comicità a 360 gradi: il politicamente corretto sta imbavagliando gli artisti in generale e soprattutto i comici come me"

Cos’è per lei il politicamente corretto?

"È sicuramente una pratica fascista. Durante il Ventennio, su tutti i mezzi di comunicazione come giornali, film e radio veniva applicata una censura folle che rendeva la libera espressione impossibile. L’arte politicamente corretta non esiste, è ossimoro, e gli artisti che seguono questo codice morale restrittivo non possono essere chiamati tali".

Come reagisce invece la società allo scorretto?

"Certamente la reazione del pubblico di fronte a un certo linguaggio e a dei temi specifici è molto cambiata. È molto difficile fare umorismo senza che nessuno si offenda, ma rimango comunque fedele al mio diritto di espressione di parola. Nessuno può negarmi la libertà di dire ciò che voglio, ovviamente dal punto di vista artistico e non personale".

Cos’è che fa ridere lei?

"Ho gusti molto classici. Mi piacciono Stanlio e Ollio, Woody Allen, Jim Carrey, i fratelli Marx e i cinepanettoni. Non mi fa ridere la comicità raffinata, preferisco di gran lunga la volgarità, che d’altronde porto anche io"

Ha qualche bel ricordo o legame con la Versilia?

"Credo che sia almeno il mio 23esimo spettacolo qua in zona; ho anche diretto il Caffè della Versiliana assieme al giornalista Romano Battaglia. Ho bellissimi ricordi di questo posto, trovo il parco della Versiliana un posto magico e con un che di fiabesco. Sono molto felice di potermi esibire di nuovo qui".

M.L.