La vecchia Pineta, bella e fragile. Un domino dei pini lungo via Fratti. Travolta e distrutta anche un’auto

Illese le due occupanti della vettura. Nonostante il divieto di accesso non si è fermato il passeggio nel Parco

Tragedia sfiorata ieri mattina in via Fratti, lungo la Pineta di Ponente, dove una pianta è stata divelta da una raffica di vento ed è precipitata su un’auto in transito con a bordo due donne. Per fortuna, entrambe le occupanti del veicolo, residenti a Lido di Camaiore, sono rimaste illese, mentre la macchina è stata completamente distrutta.

Il maltempo ha costretto la polizia municipale agli straordinari per garantire la massima sicurezza della viabilità: in mattinata la via Fratti è stata chiusa dal viale Einaudi fino a via Zara, proprio per il pericolo della caduta di rami o piante che potessero ferire le persone di passaggio. E tutti gli accessi alla Pineta di Ponente sono stati sbarrati con le transenne, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal sindaco Giorgio Del Ghingaro che ha vietato l’accesso alla Pineta per motivi di sicurezza. Tuttavia, la gente usa fare come le pare e già dalla mattinata – nonostante le raffiche di vento perdurassero – le transenne erano state spostate e decine di persone passeggiavano più o meno serenamente lungo i vialetti, talvolta con i cani al guinzaglio, costringendo il primo cittadino a una reprimenda a mezzo social.

Anche il Viale dei Tigli è stato chiuso per motivi di sicurezza, come sempre accade quando il vento è troppo forte per renderne sicura la percorrenza. E lungo la costa diversi stabilimenti balneari hanno rafforzato le reti per evitare che le sferzate causassero danni, ma qualche disagio è stato comunque patito: uno stabilimento della Passeggiata è stato invaso dall’acqua, che ancora ieri mattina aveva formato una sorta di piscina naturale nello spiazzo di fronte alle cabine. Il vento e il mare mosso, inoltre, hanno fatto da tappo al Canale Burlamacca, dove ieri mattina frotte di curiosi si sono fermate a fotografare le banchine lato nord, allagate da almeno una ventina di centimetri d’acqua, con la teoria di barche che ondeggiava a pelo del cemento. A completare il quadro dei disagi, la pletora di mezzi privati – biciclette, monopattini, pure qualche motorino – abbattuti dalle raffiche di vento della serata di lunedì e i rami più piccoli che si sono spezzati sotto la forza dei fendenti di vento, precipitando in strada con potenziali pericoli per ciclisti e motociclisti.

RedViar