
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo stasera alle 21,30 protagonista di "Pietrasanta cult" in Sant’Agostino
"Dell’arte scelgo le sensazioni. Non dove collocherò l’opera in casa". Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, collezionista e fondatrice dell’omonima fondazione, è incoronata come la regina dei mecenati: nel 1992 ha iniziato a mettere insieme una collezione di oltre mille pezzi e tremila foto. Sarà la protagonista dell’incontro di Pietrasanta Cult su “L’importanza di essere contemporanei. L’arte contemporanea per comprendere il nostro tempo”: appuntamento stasera alle 21,30 al Chiostro di Sant’Agostino. Al dibattito, presentato da Augusto Palermo di Futura Art Gallery, interverrà Giovanni Bonelli, vice presidente della Associazione Nazionale Gallerie Arte Moderna e Contemporanea.
Quanto è importante essere contemporanei in una Italia intrisa di arte del passato?
"E’ fondamentale. Quella che è arte antica in realtà è anche sfera contemporanea: molte persone prima di noi hanno creduto nell’importanza degli artisti e se oggi abbiamo un grande patrimonio è grazie a loro. Ecco che le prossime generazioni dovranno guardare con la stessa attenzione all’arte".
Cosa significa essere una donna mecenate?
"Non solo analizzare ciò che creano gli artisti ma anche partecipare in modo attivo ai loro progetti e alla loro vita. Non solo un rapporto con le gallerie, ma promuovere iniziative per educare le persone aprendo loro le porte di studi e laboratori"
Qual è il linguaggio dell’arte contemporanea?
"Il vero arricchimento è dato dalla contaminazione. Non ci sono più nette distinzioni tra pittura, scultura o fotografia ma si sperimentano nuove tecnologie e pure l’intelligenza artificiale è in dialogo con la creatività. A Madrid Precious Okoyomon ha presentato un’installazione con un agnello-robot; Paulina Olowska a Torino ha proposto quadri, sculture, ceramiche, video; a Venezia sull’Isola di San Giacomo l’artista, danzatrice e coreografa coreana Eun-Me Ahn ha debuttato con un rituale sciamanico coreano".
Il primo pezzo della sua collezione?
"Uno dei primi a cui ho guardato con attenzione è stato Maurizio Cattelan nonostante la mia predilezione per le artiste donne che non erano molte negli anni Novanta"
Chi e’ il miglior artista oggi?
"Non lo dico. Sarebbe come chiedere il figlio preferito"
Lei è membro di realtà museali nel mondo: l’Italia valorizza l’arte?
"In Italia è più difficile lavorare sul contemporaneo rispetto a Londra, New York e Berlino. Per questo 10 anni fa ho dato vita a un Comitato insieme ad altre 18 fondazioni private italiane istituite da collezionisti che hanno deciso di aprire uno spazio al pubblico. Lavoriamo con il Mic per il sostegno dell’arte italiana"
Chi manca nella sua collezione?
"David Hammons. Ho iniziato a comprare artisti della mia generazione, oggi prendo opere di artisti che hanno l’età dei miei figli".