
Fabrizio Miracolo, neo presidente della Fondazione delinea l’obiettivo del suo mandato. Intanto tra oggi e domani il sindaco rinnoverà il Cda.
"È l’inizio di un nuovo corso. Parte da qui, dal luogo del cuore di Giacomo Puccini, dove il Maestro ha vissuto e composto, e dove quest’estate risuoneranno le sue note, interpretate dalle voci più celebri delle scena operistica mondiale". Così, Fabrizio Miracolo presenta il programma ufficiale della 71^ edizione della rassegna dedicata al compositore lucchese, la prima che lo vede in veste di presidente della Fondazione Festival Pucciniano e che vuole, con un investimento di un paio di milioni, di cui 500mila euro come contributo del Comune, "costruire un Festival che si collochi tra le eccellenze del mondo della lirica e che sia al tempo stesso fedele a Puccini e alla sua musica, ma come lui capace di guardare lontano", ha continuato Miracolo. A fianco del sindaco Giorgio Del Ghingaro e circondato da amici e colleghi, come la presidente della Versiliana, Paola Rovellini, il sindaco di Pietrasanta, Alberto Giovannetti, Ermindo Tucci, presidente della Fondazione Villa Bertelli e Luigi Viani, direttore della Fondazione Giacomo Puccini di Lucca. "Queste presenze danno un segnale chiaro, di unità e condivisione, e di potenziali partner per realizzare cose importanti – aggiunge Miracolo –. Questo rilancio è infatti possibile grazie alla collaborazione tra le istituzioni: la Regione Toscana, la Fondazione Simonetta Puccini, il Ministero della Cultura, realtà che credono nella forza culturale come la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Banca del Monte di Lucca e Credito Cooperativo Versilia. Un ringraziamento particolare va al sindaco Del Ghingaro e all’amministrazione, che ha accompagnato il processo di rilancio, sostenendo la riqualificazione dell’area del Gran Teatro e la bellezza dei suoi luoghi".
Ed è proprio dagli stessi luoghi, dal giardino della Villa Puccini, passando per il Belvedere, fino al palco del Teatro, che vuole, la Fondazione come l’amministrazione, restituire centralità alle voci e alla musica. "Presentare in questi luoghi della memoria il cartellone del Festival dà struttura a quello che abbiamo fatto in questi anni – racconta il sindaco Giorgio Del Ghingaro, annunciando il rinnovo del consiglio di amministrazione previsto tra oggi e domani che vedrà la sostituzione del già dimissionario Stefano Pozzoli e, probabilmente, anche della presidente della Fondazione Carnevale Marialina Marcucci –. L’amministrazione ha sempre voluto qualità e che Puccini arrivasse a tutti, diventasse sempre più fruibile e popolare. Ci apprestiamo a portare novità e innovazione, che non parlino solo a noi stessi, perché l’opera di Puccini è internazionale, così come deve esserlo Viareggio. È anche per questo che insisto sui lavori a Villa Caproni, per dare un ingresso dignitoso al Gran Teatro, e perché si completi la ristrutturazione di questo luogo magico, per noi e per tutta Italia".
Tra la magia del lago, e quella della musica, italiana e mondiale, anche Angelo Taddeo, direttore artistico di questa edizione, è riuscito a riunire, sulle sponde del lago, le stelle della lirica, con uno sguardo al passato e alla tradizione, e uno già al futuro. "Le più grandi voci della scena internazionale daranno vita, sera dopo sera, a un cartellone vocale di altissimo livello, in dialogo costante con il paesaggio, la storia e l’eredità pucciniano – dice Taddeo –. Ma lo sguardo è già rivolto al 2026: anno del centenario di Turandot. Non mancheranno due rarità come Turandot di Bazzini e Turandot di Busoni. Un piccolo gesto simbolico che racconta l’ambizione di un Festival che vuole ritrovare voce e visione".
Gaia Parrini