
Non è una novità. Piuttosto una certezza consolidata nel tempo. Chi ha seguito con attenzione le Olimpiadi di Tokyo - attenzione cresciuta mano a mano che il forziere azzurro si riempiva di medaglia d’oro, d’argento e di bronzo - avrà sicuramente fatto caso al nome Formula Medicine. Un’etichetta sinonimo di professionalità che da quasi trenta anni proietta Viareggio, Camaiore e tutta la nostra zona sul palcoscenico mondiale della scienza applicata allo sport professionistico grazie all’idea-scintilla organizzativa, proposta dal dottor Riccardo Ceccarelli che con il tempo, dai giorni di via Piave al Marco Polo fino ad oggi, ha raccolto attorno al sé una squadra di esperti che gira per il mondo dello sport, dalla Formula Uno alle Olimpiadi, proponendo il massimo della collaborazione-consulenza scientifica, psicologica e mentale, quest’ultima intensa come gestione della tensioni.
E’ sufficiente visitare la sede della Formula Medicine nella zona industriale-artigianale della Bocchette per rendersi conto che entriamo in un altro mondo, dove lo sport professionistico diventa una scienza vera e propria. La conferma ad esempio si è avuta con la conquista della medaglia d’argento nella scherma da parte dell’azzurro Luigi Samele che per diverso tempo ha svolto il lavoro di preparazione in vista di Tokyo proprio nella struttura (avveniristica, e non è un’esagerazione o una piaggeria) di Capezzano Pianore. "Luigi Samele - hanno raccontato Riccardo Ceccarelli e i suoi collaboratori - si è allenato con noi per ottimizzare tutte le funzioni mentali: reattività, gestione delle tensioni e ‘pulizia della mente’". Ma oltre a Samele altri atleti che hanno gareggiato a Tokyo sono passati dalla Formula Medicine per non parlare della “vecchia” e nuova generazione dei piloti della Formula Uno, oltre ad uno sterminato numero di giovani che si avvicinano al mondo dei motori frequentando le scuole delle grandi marche che sanno benissimo di trovare un porto sicuro nell’organizzazione tecnologico e umana della Formula Medicine.
E non è da escludere che proprio in questo momento altri giovani siano nella sede della Formula Medicine a svolgere esercizi per le prossime gare e, guardando oltre l’orizzonte, ponendo lo sguardo su Parigi 2024… Gli orizzonti di gloria non hanno confini.