"Quella superficie è una terrazza e non un lastrico". Luca Macaluso, nuovo titolare del Riviera, contesta l’ordinanza del sindaco, che ne ha interdetto l’utilizzo "dato che i carichi eccedenti dovuti al materiale installato e al numero elevato dei clienti potrebbero portare al collasso della struttura non agibile come terrazza commerciale". Ma è proprio questa sostanza che contesta Macaluso anticipando di voler ricorrere a tutele legali, forte della relazione strutturale redatta dall’ingegner Andrea Cimarri di Firenze che certifica "’l’idoneità strutturale delle strutture del solaio al piano copertura dell’immobile pari ad un carico accidentale di 300 chili al metro quadrato ossia l’utilizzo del solaio alla presenza contemporanea di 30 persone". "Dopo un lungo contenzioso – dice Macaluso – la Cassazione ha finalmente sancito che quello spazio è una terrazza privata e non un lastrico solare. Non ne ho mai fatto uso commerciale: possono entrare 30 persone che vengono contate dallo steward. Posso anche dare loro un aperitivo visto che si trovano su una terrazza alla stregua di quella di un appartamento che può far legittimamente accedere i propri ospiti privati. Assurdo parlare di autorizzazioni dato che è mio diritto anche collocarvi fioriere o divani. Stesso discorso per le due pergotende di cui è stata montata la struttura ma non la copertura e che non sono cementate a terra risultando come comuni ombrelloni. Nonostante ciò il 9 aprile ho presentato formale richiesta per provvedere alla loro copertura". Macaluso è amareggiato per l’intera situazione. "Quest’anno ho preso le redini del locale e ho già investito un milione con l’idea di mettere in campo altre risorse. Ho installato l’impianto di auto regolamentazione del suono e montato vetri isolanti. Tale provvedimento mortifica chi garantisce lavoro e economia per il paese".
Francesca Navari