Rispetto al rischio di accorpamenti per gli istituti scolastici la neo dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Ilaria Baroni precisa che "la norma relativa ai 900 alunni per istituzione si riferisce ad un dato medio regionale e che,
conseguentemente, la Regione, nel definire la rete scolastica, può contemperare scuole con popolazione
superiore a 900 studenti e istituzioni meno popolose, salvaguardando le realtà disagiate". Una precisazione a margine dell’intervista pubblicata ieri, sulla pagine del nostro quotidiano, nella quale la dirigente Baroni ha fatto il punto sui progetti per l’anno scolastico in corso e sull’eventualità del rischio di fusioni per le scuole versiliesi attraverso "una ricognizione dell’attuale assetto giuridico- ordinamentale". Durante l’intervista "ho altresì osservato che Regione Toscana – prosegue Baroni, dal primo settembre alla guida del provveditorato – ha impugnato, con accesso diretto, la norma della legge finanziaria relativa all’organizzazione scolastica davanti alla Corte costituzionale e che, nelle more della pronuncia, ha
deliberato, per il prossimo anno, di lasciare invariato il numero degli istituti presenti sul territorio regionale".