La nautica da diporto ’naviga’ nell’oro, come non mai prima d’ora. Il 2022 si è chiuso con il fatturato record di oltre sette miliardi di euro in Italia. Poco più di un quarto, quasi due miliardi, realizzati nel distretto industriale che ha Viareggio come ’centro’ e l’area da Livorno fino a Massa come zona di estensione dei cantieri che fanno riferimento alla Darsena viareggina. Dove i moderni motoryacht iniziarono a essere costruiti circa 70 anni fa. Si tratta di un distretto che dà lavoro a circa 7000 addetti in totale, e ha come leader incontrastato per il ventitresimo anno consecutivo il gruppo Azimut Benetti, al vertice della classifica mondiale Global Order Book per yacht oltre i 24 metri. L’azienda ha festeggiato la scorsa primavera i 150 anni dalla fondazione con un fatturato che sfiora il miliardo di euro. Ha più di duemila dipendenti (il doppio con le aziende collegate), sei cantieri e una rete di 138 punti vendita e di service in tutto il mondo. Un volume d’affari che ha solleticato anche gli appetiti degli arabi che sono entrati in società (con una quota di minoranza al 33%) con il Public Investment Fund, fondo sovrano dell’Arabia Saudita (uno dei più grandi al mondo). La maggioranza delle quote resta alla famiglia Vitelli, che mantiene un ampio controllo del gruppo e con esso la sua conduzione strategica.
A Viareggio fanno capo altri importantissimi cantieri, quali Next Yacht Group, Overmarine, Codecasa, Rossinavi, oltre a una serie infinita di fornitori al top per qualità, innovazione, design, ingegnerizzazione dei prodotti. Sanlorenzo, che ha la sua sede ad Ameglia, e che si è confermato secondo cantiere al mondo, mantiene in Darsena un’ampia produzione. Perini Navi è stata rilevata da Italian Sea Group di Marina di Carrara, che sta lanciando i nuovi modelli dei prestigiosi sailing yacht.
Con Viareggio in testa, la nautica da diporto è uno dei settori in cui l’Italia è leader mondiale con fortissima propensione all’export (l’88% della produzione nazionale). Gli Stati Uniti sono il primo mercato di destinazione con 573 milioni di dollari (16,4% dell’export). La città di Burlamacco è leader mondiale nei superyacht dai 40 ai 60 metri di lunghezza (con 523 imbarcazioni in costruzione su un totale di 1024, oltre il 50% degli ordini globali), oltre che nella componentistica e negli accessori.
"Ci sono forti investimenti nella ricerca e nell’innovazione – dice Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica – per ottenere risultati all’avanguardia. In un mercato in continua espansione, è fondamentale per le aziende adottare strategie sempre più sostenibili e ripensare i modelli di business, sfruttare nuove opportunità per rispondere meglio alle sfide del futuro. Con il nuovo governo abbiamo riscontrato grande attenzione al settore, ora aspettiamo provvedimenti e risposte concrete ai vari dossier che abbiamo presentato. Con uno sguardo al futuro, lavoriamo nella promozione di percorsi formativi professionalizzanti e l’avvio di start up giovanili, con progetti presentati anche nell’ambito del Salone Nautico Internazionale di Genova (dal 21 al 26 settembre, ndr)".
Walter Strata