REDAZIONE VIAREGGIO

La meglio gioventù nel nome dello sport

Buon compleanno Centro Giovani Calciatori Viareggio: 75 candeline sono lì pronte per essere spente, idealmente da quella parte della città che si riconosce nella storia della società nata il 20 novembre 1947 in una saletta interna del Gran caffè Margherita. Teniamo presente che due anni e mezzo prima, Viareggio aveva cominciato faticosamente a rivivere dopo i lutti e le distruzioni della guerra.

"Ma i giovani – ha sempre ricordato Torquato Bresciani, il presidentissimo per eccellenza del Cgc Viareggio – avevano voglia di tornare a vivere, di essere protagonisti, di rimettersi in discussione". E così quel seme gettato dai 17 soci fondatori (sicuramente, non erano scaramantici) è diventata una bella pianta, dalla quale un po’ tutta la città ha colto frutti importanti sia sotto il profilo economico che di visibilità nazionale e internazionale, grazie allo sport, calcio in particolare con la Coppa Carnevale a lungo passaggio obbligato per le future stelle mondiali, ma anche atletica leggera, pallavolo, hockey su pista, basket e ora pattinaggio. Non solo: in questi tre quarti di secolo quanti ragazzi e ragazze sono stati svezzati – con lezioni di sport e di vita – dai tecnici e dai dirigenti del Cgc Viareggio? Quanti giovani indossando la gloriosa maglia con la gigantesca V davanti si sono sentiti orgogliosamente in grado di rappresentare ovunque, anche in Cina in un memorabile viaggio calcistico sul finire degli anni ’70, Viareggio e i viareggini?

Migliaia e migliaia, almeno tre generazioni. Una funzione sociale che ancora oggi continua. "Chi ci ha consegnato il testimone – ha detto l’attuale presidente Alessandro Palagi – ha chiesto di non disperdere i valori, soprattutto passione e orgoglio ma anche inventiva, che avevano ispirato la nascita della società". Ma chi furono le persone, molti i giovani di allora - siamo nel 1947, anni anche di massiccio e divisivo impegno politico – che mettendo da parte le simpatie per questo o quel partito, piantarono il seme del Cgc Viareggio?

In ordine rigorosamente alfabetico Manlio Bartelloni, Adolfo Belli, Elios Bertacca, Torquato Bresciani, Angelo Cinquini, Antonio Giordani, Giovanni Maffei, Giulio Maschietto, Danilo Montaresi, Benigno Moriconi, Amos Pacchini, Francesco Petri, Eugenio Pezzini, Francesco Pezzini, Enzo Soldani, Francesco Tomei e Andrea Vannucci. Il primo presidente fu Enzo Soldani che rimase in carica solo un anno per poi passare la mano a Torquato Bresciani, colui che aveva già in mente – con un passato da atleta – il futuro torneo giovanile di calcio. Uomini da 25 a 40 anni, che con il tempo sono diventati personaggi di spicco nel vivere quotidiano cittadino, imprenditori, docenti, professionisti, operatori turistici con un amore comune: Viareggio. La meglio gioventù viareggina di quell’epoca. Avevano voglia di far ripartire la città: ci riuscirono anche mettendo le ruote al Centro Giovani Calciatori.