La diatriba sulla striscia continua Anas: "Passi carrabili irregolari" Abusi emersi coi lavori sull’Aurelia

Il gestore delle strade statali interviene dopo l’esposto al prefetto da parte di 150 residenti di Montiscendi "I cittadini devono produrre dei documenti se vogliono il nulla osta per la linea tratteggiata".

La diatriba sulla striscia continua  Anas: "Passi carrabili irregolari"  Abusi emersi coi lavori sull’Aurelia

La diatriba sulla striscia continua Anas: "Passi carrabili irregolari" Abusi emersi coi lavori sull’Aurelia

di Daniele Masseglia

La striscia continua tracciata da Anas su un lungo tratto di Aurelia non è stato un errore di valutazione né un dispetto verso i residenti, costretti a fare lunghi giri per entrare nelle proprie case, bensì la necessità di sanare una situazione che evidentemente andava avanti da tempo visto che i passi carrabili in questione erano abusivi, non regolari. È il gestore delle strade statali a rispondere alle proteste dei 150 residenti di Montiscendi che hanno firmato una petizione da inviare nei prossimi giorni al prefetto di Lucca Francesco Esposito, spiegando che la situazione di irregolarità era emersa alcuni mesi fa durante l’intervento di riqualificazione dell’Aurelia nel tratto tra Querceta e quello lato nord verso Massa. "Quando interveniamo con lavori di ripavimentazione o nuova segnaletica – spiegano da Anas – facciamo sempre degli acceramenti. A volte emergono situazioni da sanare a causa della presenza di accessi carrabili non autorizzati. Pertanto vanno regolarizzati per poter fare la linea tratteggiata. Trattandosi, nel caso di Montiscendi, del tratto di una traversa interna, quindi un centro abitato, la competenza del rilascio della concessione è del Comune. Ma è solo ultimo passaggio dopo aver ricevuto il nulla osta di Anas, che fa l’istruttoria in base ai documenti prodotti dai cittadini interessati".

La vicenda tra l’altro ha innescato anche una diatriba sul piano politico, con il Pd che accusa il Comune di essersene lavato le mani. "È vero che parliamo di un tratto di competenza Anas – interviene la consigliera Irene Tarabella – ma il Comune ha il dovere di farsi promotore delle richieste dei cittadini per non penalizzare né loro né le attività della zona, vista la presenza di un bar, della sede della contrada La Cervia e altro ancora. Non si deve accusare la burocrazia per non trovare la soluzione, bastavano un paio di telefonate ad Anas. Insomma, la segnalazione dei cittadini andava accolta subito – conclude – anziché tergiversare per dei mesi". Accusa che il sindaco Alberto Giovannetti rigetta in toto. "È la prima volta che ne sento parlare – dice – dato che i cittadini hanno avvisato solo il comando di polizia municipale anziché l’Urp. In genere quando i cittadini ci segnalano un problema ci attiviamo subito e sollecitiamo chi di dovere. Stavolta non è andata così".