La condanna della maggioranza fa infuriare i familiare delle vittime

Tomei: "Sgarbo alla città rappresentata dal sindaco". Piagentini: "Voi offendete. tutti noi, dimettetevi"

Condanna per l’aggressione verbale nei confronti del sindaco Giorgio Del Ghingaro in occasione della commemorazione della strage del 29 giugno 2009. È quanto sottolinea il consigliere comunale di maggioranza e presidente del Tavolo della memoria, Gabriele Tomei. "In occasione del corteo - ricorda Tomei -, un gruppo di persone ha superato entrambi questi limiti aggredendo verbalmente e ripetutamente il sindaco di Viareggio, proprio nel momento in cui lui come primo cittadino rappresentava nella forma più solenne tutta quanta la nostra comunità, anche nel segno visibile della fascia indossata. Questo Consiglio condanna unanimemente quanto avvenuto, che ha offeso la città intera e macchiato una giornata per noi sacra e invita i responsabili a riconoscere la gravità dei loro gesti ed a chiederne pubblicamente le scuse alla città intera". I consiglieri comunali di maggioranza assicurano, in una nota, che loro e "l’Amministrazione tutta, sarà a fianco dei familiari delle vittime del 29 giugno nelle battaglie che dovranno ancora essere affrontate affinché la sicurezza dei trasporti e sui luoghi di lavoro sia sempe prevalente rispetto a qualsiasi interesse economico".

Non si è fatta attendere la replica di Marco Piagentini a nome dei familiari delle vittime: "Paradossale che abbiate aperto un tavolo sulla memoria e vi siate dimenticati di farlo funzionare, così come paradossale che in consiglio Comunale abbiate sottolineato che una città è stata offesa e vi siate nuovamente dimenticati che la città di Viareggio e le 32 vittime sono state barbaramente offese dal Sigor Del Ghingaro, che ha scelto di accettare i soldi e ritirarsi dal ruolo di parte civile, schierandosi e schierando tutti voi con chi quella strage l’ha provocata, con chi è stato ritenuto responsabile, da 4 gradi di giudizio, di aver bruciate vive 32 persone. Da 7 anni abbiamo e provato riprovato a dialogare; ci avete fatto sentire e ci avete detto che eravamo sbagliati, ingombranti, rompi..., e nonostante tutto ci siamo spesi per il dialogo. Ai consiglieri che si sono dimenticati di questo e di ciò che ha subito questa città il 29 giugno 2009 e in questi 13 anni, diciamo che la memoria e ciò che ci permette di migliorare per non commettere gli stessi errori. Se volete tornare a dialogare, noi siamo stati e siamo disponibili, ma prima fate un vero gesto di rispetto per le 32 vittime e per la città: dimettetevi".