La Bimba che aspetta. Il brano vola su Internet

Testo firmato dal poeta Devid Bracaloni e musicato da Delfo Menicucci. La canzone è liberamente ispirata alla celebre statua del cimitero monumentale.

La Bimba che aspetta. Il brano vola su Internet

La Bimba che aspetta. Il brano vola su Internet

Vola su Youtube la canzone “La bimba che aspetta”, il primo brano che parla di una statua funebre, che è il simbolo del Cimitero Comunale di Viareggio. Il testo è firmato dal poeta Devid Bracaloni e musicato da Delfo Menicucci, che è stato il Maestro di Andrea Bocelli ed è titolare della cattedra al Conservatorio di Milano.

“La canzone nasce da una mia lirica del 2020 – spiega Bracaloni, autore del libro innovativo di successo “I figli dei tablet” – nata quando ho letto la storia di questa bambina, Paolina, che nonostante l’evidenza ritiene possibile di poter vedere di nuovo la sua defunta mamma. Il fatto mi ha colpito talmente tanto che ho scritto questi versi così come a suo tempo ispirarono anche lo scultore Ferdinando Marchetti, che firmò l’opera. Sicuramente si tratta di una canzone unica nel suo genere e parla di una circostanza realmente accaduta addirittura a fine ottocento. Pur parlando di un tema drammatico, esprime una speranza che va oltre ad ogni limite, soprattutto in questo momento dove la pace nel mondo sembra impossibile da raggiungere..”.

Il brano è stato interpreto dalla cantante Annapaola Andreini; il video è girato in Passeggiata e sulla spiaggia di Viareggio dal fotografo Luciano Piccinnu. Il pezzo sarà disponibile prossimamente anche sui principali digital store e giovedì 13 giugno si svolgerà il secondo incontro di presentazione al “Teatro Estate” in pineta di Ponente con la partecipazione di diversi ospiti illustri.

La Bimba che aspetta (così chiamata perché raffigurata in attesa della madre ormai morta) è una scultura funeraria che adorna l’edicola metallica della famiglia Barsanti-Beretta nel Cimitero comunale di Viareggio. Il monumento, realizzato nel 1895 dallo scultore carrarese Ferdinando Marchetti, fu ideato dal committente Eugenio Barsanti per commemorare la giovane moglie Clorinda Beretta. Per la statua posò una figlia del committente, Paolina Barsanti. L’opera coniuga efficacemente stile realistico e valenze simboliche. La scultura è stata oggetto di un importante intervento di restauro eseguito da Massimo Moretti nel 2013.

D.P.