
"Io, divorato dal mascherone. Quanta fatica spiegarlo ai piccoli"
VIAREGGIO
Il Carnevale di Viareggio è decisamente il luogo dove l’impossibile diventa possibile e viceversa. Così può capitare persino di esser divorati da un mascherone ma attenzione, anche se per i più piccoli diventa difficile da capire, stiamo pur sempre parlando di spettacolo. Così, dopo pochi minuti, tutto torna alla normalità e si è nuovamente pronti per “andare in scena”. Franco Esposito, 46enne viareggino, è, assieme all’Indominus Rex ‘Tiffany’, il grande mattatore del carro ‘Più Denti’ di Luca Bertozzi.
Attore semiprofessionista, ma navigato da tanti anni di ottima gavetta nei teatri della Versilia, è il temerario domatore dell’inferocito dinosauro e la sua performance è un vero spettacolo nello spettacolo. "In poco più di tre minuti devo attirare l’attenzione del pubblico e farmelo mio, creando quella suspense necessaria all’ingresso in scena di Tiffany e con la quale cerco di instaurare un rapporto fiduciario, ma ahimé il mio destino è segnato, ed infondo il pubblico vuole proprio questo".
Come è esser divorati da un dinosauro?
"A bocce ferme dico che è divertente, ma posso assicurare che quando entri nella parte e ti vedi un rettile mastodontico a pochi metri dalla testa, con le fauci spalancate, un po’ di mal di pancia viene".
Come è nata la collaborazione con Bertozzi?
"Conosco Luca da anni e lui mi ha sempre seguito, sia ora che vado in scena per La Bottega del Teatro che prima con I Teatranti Instabili. Aveva bisogno di una figura capace di scandire bene le parole, di interagire con il pubblico e di creare suspense in pochi minuti. Ed eccomi qua".
La sceneggiatura è venuta quasi da sé.
"Esattamente. Ho seguito un canovaccio classico. Il personaggio del domatore l’avevo già ricoperto in altre rappresentazioni teatrali. È Tiffany la vera padrona della scena".
A fine corso tanti complimenti, anche dai più piccoli?
"In tutta onestà i bambini sono i più perplessi. Devo spiegare loro che sono vivo e vegeto e, soprattutto, tutto intero".
Sergio Iacopetti