MARIA NUDI
Cronaca

Infortuni di nuovo in crescita. Siamo tornati ai livelli precedenti alla pandemia: "Occorre più prevenzione"

Maurizio Mariani è il responsabile del settore igiene pubblica della Asl Toscana Nord Ovest "I settori che sono maggiormente a rischio sono il lapideo, l’edilizia e la cantieristica navale".

Infortuni di nuovo in crescita. Siamo tornati ai livelli precedenti alla pandemia: "Occorre più prevenzione"

Infortuni di nuovo in crescita. Siamo tornati ai livelli precedenti alla pandemia: "Occorre più prevenzione"

Versilia

In prima linea per prevenire e scongiurare le stragi sul lavoro. La prevenzione riguarda i lavoratori sul versante sicurezza, e sul vesante della salute. Sono gli operatori dell’unità funzionale di prevenzione e igiene pubblica nei luoghi di lavoro dell’azienda Usl nord ovest, responsabile Maurizio Mariani. Unità formata da medici del lavoro, tecnici della prevenzione, ingegneri e geologi.

Mariani, l’andamento degli infortuni in Versilia?

"I dati Inail mostrano anche per la Versilia dati in tendenza con quelli nazionali. Pur rilevato che la Toscana è una delle regioni con tasso di infortuni tra i più bassi di Italia, dopo gli anni della pandemia nei quali c’è stata una contrazione del lavoro, il fenomeno infortunistico è tornato a crescere"

Come mai?

"Nel 2023 ha raggiunto in Italia e in Versilia i numeri precedenti al 2019. In Versilia, negli ultimi anni, escludendo gli infortuni con mezzo di trasporto e negli spostamenti, abbiamo registrato infortuni sul lavoro anche gravi (due mortali) con prevalenza nei settori/comparti delle costruzioni, del lapideo e della cantieristica".

Quali le cause?

"Ancora oggi si assiste al fenomeno della “caduta dall’alto“ e dello schiacciamento nella movimentazione di materiale pesante, blocchi e lastre di marmo, per fare un esempio. Le cause si possono ricercare anche nella fretta, nel carente rispetto di procedure corrette di lavoro e nella scarsa cultura della prevenzione"

Il fenomeno infortunistico rispetto al genere?

"È prevalentemente maschile. Nei settori citati e considerati “più pericolosi“ gli addetti sono in stragrande maggioranza uomini"

Azioni possibili o messe in campo per contrastare gli infortuni?

"I servizi di prevenzione, sotto l’egida della Regione, sono finalizzati a incrementare la “sicurezza“. Sono stati implementati capillarmente i controlli annuali nelle aziende versiliesi e si cerca di far crescere “la cultura“della prevenzione: dalle scuole per formare i lavoratori di oggi e di domani e per scardinare le modalità di approccio a mansioni e compiti che rendono insicuro il proprio e l’altrui lavoro".

Cosa si può e si deve fare?

"È utile l’ascolto quotidiano di istanze e criticità che arrivano dal territorio. Il rispetto e la conoscenza delle norme che tutelano e regolano la sicurezza sul lavoro deve partire dalla convinzione che tutti, datori di lavori, addetti ai lavori e operatori di vigilanza come noi, siamo chiamati a credere in quello che facciamo per rendere il luogo di lavoro un posto salubre".

Rispetto alle malattie da lavoro?

"Spostandoci sul versante salute del lavoro (ci si infortuna in un turno, ci si ammala in anni di lavoro) bisogna precisare che il territorio, lo confermano i dati Inail, è molto sensibile al problema. L’Inail della provincia di Lucca che comprende i territori della Versilia, della Piana di Lucca e della Valle del Serchio, ogni anno riceve un numero di denunce di malattie professionali quasi quadruplo rispetto alla somma delle province di Firenze e Prato".

Perché?

"Sul fenomeno incide la sensibilità sul problema “malattie da lavoro“ acquisita dal territorio anche grazie alle azioni promosse dai servizi di prevenzione. In Versilia è aperto da oltre 30 anni, un ambulatorio di medicina del lavoro dedicato alla diagnosi delle patologie lavoro- correlabili che risponde alle esigenze di cura e diagnosi, ma è diventato un osservatorio, una lente di ingrandimento sul mondo del lavoro che permette azioni di prevenzione sulle condizioni lavorative dei comparti di provenienza di chi va in ambulatorio"

Azioni mirate alla riduzione delle malattie da lavoro?

"Ogni anno rispondendo anche a quanto chiede la Regione, i servizi promuovono la prevenzione nei settori più a rischio e attenzionano con piani mirati alcuni settori come cantieristica, agricoltura, logistica e trasporti. Con incontri periodici tra le parti sociali e i rappresentati della associazioni di categoria si promuovono azioni di informazione, assistenza,controllo e vigilanza per stigmizzare criticita, promuovere o imporre azioni di correzione attraverso aggiornamenti delle linee di indirizzo per migliorare le condizioni di salute e sicurezza luoghi di lavoro. Ci sono campagne di informazione per rischi “vecchi“ e “emergenti“. Agli interventi sui rischi classici se ne aggiungono altri per prevenire danni sulla salute derivanti dallo stress termico (dal caldo piaga delle ultime estati) e dallo stress lavoro".