REDAZIONE VIAREGGIO

Il terzo anno consecutivo. I precedenti lontani nel tempo. Da Learco Guerra a Beppe Saronni

Una storia fatta di imprese eroiche e di successi che hanno lasciato il segno

Il giro d’Italia ripassa dai viali a mare viareggini per il terzo anno consecutivo

Il giro d’Italia ripassa dai viali a mare viareggini per il terzo anno consecutivo

Terzo anno consecutivo (2023-2025) con Viareggio sede di partenza o arrivo di tappa del Giro d’Italia, nella nostra zona solo Forte dei Marmi (1971-1975) ha fatto meglio, con riflettori internazionali dalla mattina alla sera sulla città e dintorni. Potenza dello sport delle due ruote che per troppo tempo è rimasto alla larga da Viareggio: come sede di arrivo, prima del 2023 (successo del danese Border Nielsen), l’ultimo squillo era dell’anno di grazia 1982, con sprint vincente, in piazza Mazzini, di Giuseppe Saronni. L’occasione odierna si presta ad un piccolo viaggio nella memoria, cercando qualche ‘chicca’ da consegnare ai ragazzi di oggi.

1935 – E’ il 3 giugno quando per la prima volta il Giro fa tappa a Viareggio. E’ una cronometro individuale, con partenza da Lucca. Il successo va al francese Maurice Archambaud, che precede nell’ordine due specialisti italiani come Giuseppe Olmo e Learco Guerra. In questa tappa c’è una gustosa iniziativa di alcuni sportivi viareggini: la raccolta di soldi (250 lire dell’epoca) da destinare come premio di consolazione all’ultimo arrivato. Due anni dopo, la Genova-Viareggio viene vinta allo sprint da Aldo Bini, pratese purosangue.

1948 e 1955 – Ancora due tappe per velocisti con successi di Luigi Casola e di Giovanni Corrieri: la particolarità di queste tappe è che il ‘terzo incomodo’ Fiorenzo Magni (nel duello fra Fausto Coppi e Gino Bartali) finisce sempre sul podio, secondo e terzo. La nota comune delle due tappe è la presenza di una folla oceanica sui viali a mare, soprattutto nel 1955 tanto che la miss della tappa, chiamata a salire sul palco per consegnare i fiori e il bacio canonico al vincitore verrà ‘sequestrata’ piacevolmente dal pubblico, non riuscendo a muoversi.

1957-1958 – Due tappe a cronometro con una formula che – se ci fosse la volontà – potrebbe essere provata anche oggi: un anno partenza da Forte dei Marmi, intermedio a Viareggio in piazza Mazzini, e arrivo al Forte; l’anno dopo, partenza da Viareggio, intermedio al Forte e arrivo a Viareggio. Il percorso è sempre lo stesso: mezzo milione di persone sui viali a mare (così raccontano le cronache dell’epoca) e doppio successo di Ercole Baldini, romagnolo tanto bonario nella vita di tutti i giorni, quando esplosivo in bicicletta nella corsa contro il tempo.

1966 – Giovanni Knapp, Carneade chi era costui? Volenti o nolenti è un corridore veneto che ha vinto una sola corsa da professionista, proprio a Viareggio, con arrivo – udite, udite: per chi non ci crede, va su youtube – sulla pista in tennisolite dello stadio dei Pini: nello sprint a tre, Knapp superò Roberto Poggiali e Roberto Bailetti.

1982 – L’edizione del Giro nell’anno mondiale… del calcio prevede un arrivo a Viareggio E la tappa ha un vincitore iridato come Beppe Saronni. Un arrivo entrato nella storia anche per i preparativi condizionati da uno sciopero proclamato dagli agenti della polizia municipale (che reclamavano il riconoscimento dell’indennità ‘di pubblica sicurezza) e degli autisti del servizio pubblico Clap, nonostante la mediazione dell’allora vice-sindaco, il compianto Milziade Caprili e dall’assessore Fabio Barbetti. Per l’ordine pubblico, entrarono in ballo i rinforzi di polizia e carabinieri provenienti non solo dai Comuni locali ma anche del battaglione mobile di Firenze.

2023-2025 – Il resto è storia degli ultimi tre anni: l’arrivo del 2023, la partenza del Belvedere di Torre del Lago del 2024 e oggI: la storia continua, anche perché la prima edizione del Giro d’Italia nel 1909, nella tappa Firenze-Genova prevedeva il passaggio da Viareggio.

G.L.