
Il nodo della durata delle concessioni balneari sta andando avanti da tempo
FORTE DEI MARMI (Lucca)Le concessioni balneari rilasciate prima del 28 dicembre 2009 devono essere considerate valide fino al 31 dicembre 2033. È quanto emerge dalla querelle tra la società Maitò dal 1960 srl e il Comune di Forte dei Marmi su cui, a fine febbraio, si è pronunciato il Tar. I fatti risalgono all’avvio del maxi progetto di ristrutturazione dello stabilimento balneare, con la fusione tra il Maitò, il Maitò Beach e il ristorante l’Orsa Maggiore, confluiti nella nuova realtà di lusso Maitò dal 1960 srl.
La società, una volta avviato il progetto, si era ritrovata tra le mani una serie di concessioni demaniali su diverse aree ereditate dalle precedenti realtà e aveva chiesto al Comune di ’accorparle’. Il Comune di Forte dei Marmi, dal canto suo, nel 2022 aveva rilasciato una nuova concessione che, vincolata ai parametri della direttiva europea dei servizi, risultava valida fino al 31 dicembre 2023. A questa decisione il Maitò si era opposto trascinando il Comune al Tar. E il tribunale regionale ha dato ragione all’impresa, annullando la decisione dell’ente. Il Tar ha stabilito che le concessioni rilasciate prima del 28 dicembre 2009 devono considerarsi valide fino al 31 dicembre 2033, in ossequio a quanto previsto dalla legge 145/2018 che disciplina le concessioni rilasciate anteriormente alla direttiva europea dei servizi. Inoltre, è stata confermata la validità dell’atto formale rilasciato nel 2018 – quando la società ha avviato l’iter per la riqualificazione dello stabilimento balneare – con scadenza al 31 dicembre 2037.
"È una sentenza fondamentale per la tutela delle imprese", commenta Alberto Nencetti, presidente regionale del Sib Confcommercio. La sentenza è stata analizzata anche da Stefania Frandi, responsabile legislativo nazionale per il sindacato dei balneari: "Sentenza interessante ma in conflitto con precedenti giurisprudenziali – spiega Frandi, di professione avvocato –; si conferma la validità delle concessioni rilasciate prima del 2009 fino al 2033, ma risulta in contrasto con l’orientamento del Consiglio di Stato. Ciò fa capire che il tema della durata delle concessioni non è ancora risolto. Ci aspettiamo che il governo faccia chiarezza anche sulla sorte dei titoli già rilasciati. Lo scorso anno, Confcommercio ha assistito i propri associati nel dirigere ricorsi per avviare una discussione al Tar".
Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato versiliese di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi: "Si profila lo scenario del ‘doppio binario’ – spiega –, alla base della mia proposta di legge del 2018, nel prevedere un regime speciale per le vecchie concessioni rilasciate prima del 28 dicembre 2009". Sempre sul fronte dei balneari, il Sib ha incontrato il ministro Matteo Salvini per discutere il tema degli indennizzi, su cui è attesa entro fine marzo una pronuncia nazionale. "Salvini si è impegnato a costruire un indennizzo che corrisponda al valore effettivo dell’azienda che si dovesse cedere, al fine di evitare un indebito arricchimento e un contenzioso dannoso per tutti", ha commentato oggi Antonio Capacchione, presidente del sindacato.
Daniele Mannocchi