DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Il Quarto Platano è di nuovo tra noi. Inaugurato il museo di arte moderna

La struttura è stata ricavata al secondo piano di Villa Bertelli e accoglie le opere di 32 protagonisti del ’900

Il Quarto Platano è di nuovo tra noi. Inaugurato il museo di arte moderna

Quando lo sguardo dei visitatori si posa sui dipinti dedicati ai paesaggi di una Versilia selvaggia e incontaminata, con manifesti e riviste d’epoca appese tra un quadro e l’altro, è come se la mente facesse un salto all’indietro nella storia dell’arte e della stessa Forte dei Marmi. Suggestioni che da oggi possono essere vissute al secondo piano di Villa Bertelli, dove al termine di un percorso tutt’altro che semplice è stato allestito il museo d’arte moderna “Quarto Platano“, inaugurato ieri alla presenza di una folla incredibile e diverse autorità. Facendo rivivere, così, un evento epocale che risale al secolo scorso.

Il Quarto Platano, appunto, stagione culturale che intellettuali e celebri artisti crearono scegliendo come luogo di ritrovo l’ex caffè “Roma“, in piazza Garibaldi, vicino al Fortino. La missione del museo è infatti quella di recuperarne la memoria accogliendo le opere di 32 artisti che a vario titolo resero indimenticabile quell’esperienza. Il frutto del lungo lavoro di Fondazione Villa Bertelli, Comune e Fondazione Corrente (Milano) è composto da cinque sale visitabili a luglio ogni giorno dalle 17 alle 22, ad agosto tutti i giorni dalle 17 alle 22 e da lunedì a venerdì anche dalle 10 alle 13 (ingresso 8 euro, ridotto 5 euro), con operre di Borgianni, Campigli, Carena, Carrà, Carrol, Cassinari, Catarsini, Conti, Dazzi, De Chirico, De Grada, Dova, Funi, Guidi, Guttuso, Maccari, Marcucci, Marini, Manzù, Messina, Migneco, Montale, Moore, Mattioli, Rosai, Savinio, Soffici, Tirinnanzi, Tosi, Treccani, Viani e Vittorini. "Chiedo venia – ha detto ieri il sindaco Bruno Murzi – per non aver capito subito l’importanza e l’enorme portata dell’idea avanzata dalla Fondazione Villa Bertelli. Il ’Quarto Platano’ accoglieva una nicchia di amici artisti che si riunivano sotto l’albero in piazza. Oggi ridiamo vita a un caposaldo della storia di Forte dei Marmi, un bel ricordo e spero anche un motivo in più per attirare visitatori".

Emozionato anche Ermindo Tucci, presidente della Fondazione Villa Bertelli, il quale ha illustrato le caratteristiche del museo. "Le opere esposte sono di grandissimo livello, con i prestatori che hanno sottoscritto un comodato di 5 anni. Un museo di piccole dimensioni ma denso di storia, dalla sala per Dazzi a quella dei maestri del ’900. Dipinti in cui si respira il ’non luogo’, come Carrà e Dazzi definirono Forte dei Marmi in quanto paese senza un passato storico e quindi un vero e proprio paradiso terrestre in cui esprimere la propria arte liberamente. Presto faremo anche un catalogo della mostra".