Strette di mano, sorrisi ed il tradizionale passaggio di consegne che, ieri mattina, si è principalmente concretizzato con la fascia blu che Luca Menesini ha consegnato nelle mani del nuovo presidente della Provincia, Marcello Pierucci. Quella di ieri mattina è stata sì l’occasione per illustrare la strada del nuovo quinquennio di amministrazione politica, ma per Menesini anche di analizzare il dato elettorale non lesinando stoccate al centrodestra. È stato proprio Menesini a parlare per primo, con una riflessione sul civismo: "È chiaro che era necessaria un’alleanza con una parte di civismo; in maniera strutturale si è avuta con Alessandrini e non solo. Noi valutiamo molto positivamente l’adesione del civismo alla nostra lista e alla nostra proposta politica".
Civismo che, secondo Menesini, non ha invece sfondato nel centrodestra: "Non c’è stato uno sfondamento del centrodestra sul fronte del civismo – ha sottolineato – , il fronte del civismo è venuto su Pierucci e infatti Pierucci ha vinto. Di là si è rimasti più ancorati a quella che è una situazione più politica in senso stretto e anche forse di destra in maniera molto chiara".
Stoccate dunque al sindaco di Lucca, Mario Pardini: "Da un certo punto di vista quello che ci dicono queste elezioni è uno schiacciamento a destra della proposta di Pardini – ha aggiunto Menesini –; un Pardini che chiedeva la discontinuità: mi sembra che anche su questo... Personalmente come presidente uscente mi ha fatto abbastanza strano vista la quantità di opere che ci sono sulla città di Lucca, ma questo è un altro discorso, annoveriamolo tra quelli personali, però mi sembra sia stata scelta la continuità, la buona amministrazione e anche una novità, su questo mi dispiace non sia stata colta da tutti, perché un presidente della Versilia è una novità importante".
Infine Menesini ha chiuso con una riflessione sulle posizioni di “Azione“: "La scelta di Azione vista nel voto di alcuni Comuni o di persone di alcuni Comuni è stata quella di appoggiare Pardini, mi sembra abbastanza evidente, in controtendenza con quella che è la scelta di Azione a livello nazionale". Piccola curiosità: pare che due schede siano state annullate perché avevano riportato il nome di Remaschi, legato però ad una lista diversa dalla sua.
Dunque è stato il neo presidente Pierucci a prendere la parola rispondendo alla prima domanda: se lo aspettava questo risultato? "Qualsiasi tornata elettorale ha le sue incognite – ha specificato – ed io sono abituato a non dare niente per scontato. La campagna elettorale? Io l’ho fatta camminando per il territorio più che stringendo rapporti politici, mi sono fatto tutto il territorio di Lucca, girato tutta la Garfagnana, ho incontrato credo centinaia di consiglieri comunali, da Piazza al Serchio fino a Castelnuovo, Bagni di Lucca, Borgo a Mozzano, Altopascio, cercando di far capire quello che era il mio modo di interpretare la politica. Quindi parlando alla gente, e non con accordi tra poche persone, ho cercato di costruire la mia candidatura e l’approccio a questa tornata elettorale, credo che abbia dato un buon risultato".
Quindi Pierucci, analizzando i dati, non ha potuto esimersi da fare un accenno alla Versilia: "Ho avuto il grande supporto della Versilia, il mondo del civismo mi è stato vicino, in primis c’è l’esempio di Forte dei Marmi e Seravezza, i due sindaci hanno creduto fin dal primo momento nella mia candidatura. È evidente che non sono riuscito a convincere il sindaco del Comune di Viareggio, cionostante il risultato di Viareggio è confortante quindi vuol dire che al di là di quello che pensa il sindaco, nella sua maggioranza c’è stima e considerazione nei miei confronti e questa stima e considerazione è reciproca. Sono felice che ci sia una consigliera di Viareggio con la quale io sono sicuro di poter collaborare in maniera proficua per il bene della Versilia".
E alla domanda se si è sentito con Del Ghingaro appena eletto presidente della Provincia, Pierucci ha risposto così: "Credo abbia cancellato anche il mio numero. Sicuramente sono bloccati, io non lo posso chiamare, io non l’ho mai bloccato. Quindi mi è impossibile chiamarlo, io lo farei volentieri, io non ho nessun problema nel farlo".
In merito allo staff invece, voci parlavano di una possibile nomina del capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Francesco Raspini, a Capo di Gabinetto della Provincia: "Credo oggi sia precoce dire questo – ha risposto Pierucci – . La prima cosa che farò sarà un incontro con tutti i dirigenti e il segretario generale per capire qual è l’organigramma e l’organizzazione della Provincia, capire le attività dell’attuale staff e le mie esigenze. Una volta compresa la strada prenderò le decisioni sulle persone. Francesco mi è stato molto vicino in questo periodo, quindi per quanto mi riguarda è una persona che gode della mia stima, come altre, però oggi non sono assolutamente nelle condizioni di dire chi sarà nel mio staff e chi no, perché ripeto non ho nemmeno – confesso – la piena consapevolezza della struttura che dovrò gestire. Però non mi spaventa il lavoro. L’unica cosa che non mi spaventa è il lavoro. Ma abbandonerò completamente il mio di lavoro privato che facevo con il sindaco".
Dunque quali saranno le priorità? Per Pierucci sarà il portare a termine il lavoro di investimenti attuale che l’amministrazione Menesini ha messo in campo. Dunque tra le priorità il ponte sul Serchio, poi un pensiero alle scuole. Ed ha citato anche obiettivi in Versilia, a Viareggio ad esempio, come "il tema dell’ex caserma dei carabinieri in piazza Mazzini "che sarà uno dei miei obiettivi di mandato", e l’attenzione a Villa Argentina. Quindi i problemi sulla viabilità a Borgo a Mozzano, di messa in sicurezza su Bagni di Lucca, il tema della circonvallazione di Altopascio. "Anche assumendoci delle responsabilità; ci sono problemi che possono magari non trovare la convergenza di tutti - ha chiarito - , penso al tema degli assi viari però non per questo saranno trascurati e non affrontati". E Menesini? Quale il suo ruolo? "Menesini è un patrimonio politico, ha tanta esperienza e credo abbia messo in campo adeguata professionalità anche nella Provincia di Lucca che non può essere dispersa e deve essere valorizzata – ha concluso Pierucci – , però allo stesso tempo voglio gestire la Provincia in piena autonomia con le mie idee, è chiaro alcune cose cambireranno come penso sia normale, ma nel rispetto delle persone".
Cristiano Consorti