
Un barchino sulle acque del Lago
Il fosso Pantaneto è tornato navigabile grazie a un intervento del Consorzio di Bonifica, che ha rimosso una barra di detriti che da tempo ostruiva il passaggio nel punto in cui il canale Riaccio sfocia nel Pantaneto.
L’operazione è andata in porto nell’ambito di un cantiere più ampio che ha riguardato il canale Acque Alte, collettore di raccolta delle acque provenienti dai rilievi il cui bacino imbrifero di alimentazione ha caratteristiche prettamente collinari. Si immette nel Fosso Pantaneto con un percorso non diretto ma caratterizzato da un doppio gomito a “Z”, ed è qui che doveva intervenire il Consorzio per risagomare l’alveo così da garantire un miglior deflusso.
I rilievi tecnici avevano evidenziato la presenza di deposito di materiale alluvionale che rendeva necessaria la risagomatura del canale con l’obiettivo di incrementarne la capacità di deflusso. L’intervento che comporta anche benefici di carattere ambientale, consentendo un maggiore scambio idrico con le aree a monte del padule ed evitando che vadano in secca con livelli del Lago bassi. Per l’intervento era necessario l’uso di un escavatore da far passare proprio dal Pantaneto al fine di raggiungere le Acque Alte. Il costo totale dell’intervento è stato di circa 30mila euro. Infine, durante l’estate, è prevista la riprofilatura dell’alveo dell’ultimo tratto del fosso Riaccio.
"Gestire i corsi d’acqua e ridurre il rischio idraulico rappresentano un valore aggiunto per i territori dove opera il Consorzio di Bonifica Toscana Nord – spiega il presidente Dino Sodini –; infatti, la stessa operazione che ha permesso di liberare dai depositi alluvionali il canale Acque Alte Massarosa ha consentito di rendere il vicino fosso Pantaneto di nuovo navigabile, fruibile dagli appassionati e dai cittadini: sicuro, bello e vivibile".