FORTE DEI MARMIPonte, Pozzo, Ranocchio e Leon D’Oro. Sono queste le contrade favorite per la vittoria nella 66esima edizione del Festival “Miccio Canterino” di Querceta, che si conclude stasera alle 21,30 con l’elezione del vincitore al Palasport di Forte dei Marmi per tre splendide serate di tutto esaurito. Durante le quali i cantanti si sfidano per contendersi l’ambita “Lira”.
In un palazzetto coloratissimo da drappi, bandiere e striscioni, Federico Conti sta conducendo la manifestazione arricchita dal neo-presidente Antonio Giorgi tra fiori, maxi-schermo e il grande palco. Il tutto davanti al pubblico delle grandi occasioni e con un giuria (tecnica molto qualificata e popolare) proveniente da tutta Italia. Francesca Lari, quest’anno, per disegnare la “Lira” si è ispirata alla chiesa di Querceta dato che siamo nell’anno del Giubileo.
Andiamo a scoprire le canzoni in gara. Per la la Madonnina Alice Spinelli canta “Oppure no”: bella voce, la toscana interpreta un brano pop rock che ha un testo romantico che parla della contrada, una ballata emozionante che tocca il cuore. Per la Cervia è torna sul palco Eliza G accompagnata dal coro Joyful Singers “Brucia”: l’inizio è intrigante, si narra la preparazione al Palio, c’è un bel groove pop rock e parti di sola voce. I campioni in carica del Ponte cercano il bis con la new entry Verdiana e “Besame Micho”: dopo un inizio di acuti, la canzone prende un ritmo spagnoleggiante che ricorda il flamenco, un brano molto originale per la manifestazione (con momenti intriganti ed avvolgenti che ricordano il grande Julio Iglesias) e modernizzata dalla chitarra elettrica. La Quercia schiera i versiliesi Leo e Pierfrancesco Badiali accompagnati da Igor Fornaciari alla chitarra con “Giocatela”, pezzo in stile rock and roll alla Bennato, che alterna momenti romantici e parti ironiche con 2 voci di cantanti che coinvolgono il pubblico cantando, ballando e saltando. Tra rulli di tamburi inizia “Polvere e musica” di Alex and Friends per per la Lucertola, pezzo rock forte che varia e diventa melodico. Il Pozzo ha confermato Lorenzo Baglioni, che sfodera “Ma il Palio di più”: si inizia con il pianoforte, si cita il “Mare d’inverno”, e tra romanticismo e simpatia Baglioni parla del Palio con un bel ritornello. Per il Leon D’Oro del presidentissimo Giuseppe Menchini (che lo scorso anno si è aggiudicato l’ennesima Coppa del Presidente) sale sul palco Federica Camba con “La mia gente”, ossia le persone della contrada; la voce roca e il bel ritmo spagnoleggiante sono un bel mix di innovazione e melodia. Infine per per il Ranocchio è la tornata la pluri-vincitrice Giulia Mutti che insieme a Marte propone “Forse forse forse”, pezzo molto ritmato in stile pop rock con le due voci che si miscelano bene salendo di intensità.
Durante la prima serata si è esibito il famoso comico, cabarettista e conduttore Gene Gnocchi con due sketch durante la serata. “Volevo spiegare come mai sono qui al “Macho Canterino”. Sono qui perché sostanzialmente perché non c’è lavoro, non si sa più dove sbattere la testa - ha esordito scherzando il noto volto tv - e mi hanno detto che c’era questa possibilità. Lo dico perché quest’estate mi hanno contattato due Feste dell’Unità, ma per friggere... Io televisione non la faccio più, eppure ho fatto “La Domenica Sportiva” con Paola Ferrari, e tutti mi chiedono di lei. Per illuminarla, metà Lombardia rimaneva al buio...”. Gene ha poi duettato e divertito poi accompagnato da chitarrista scherzando sul mondo a 360 gradi. Ieri è toccato al promettente divertente prestigiatore romano Raffaello Corti e stasera il musicista apuano Simone Paolini presenta la sua “Sarabanda” delle canzoni degli scorsi anni del Palio assieme ai ragazzi delle contrade.
Nelle ultime edizioni il Ponte ha trionfato nel 2024, il Ranocchio nel 2023 e nel 2022. L’albo d’oro del Miccio Canterino: 10 vittorie Leon D’Oro, Lucertola e Cervia; 9 Quercia, 8 Ponte, 7 Ranocchio, 5 Pozzo e Madonnina.
Dario Pecchia