REDAZIONE VIAREGGIO

Il Marco Polo "vede terra" Tra un mese apre il Centro

Adesso c’è una data: il 22 di agosto la città tornerà ad avere una piscina. L’impianto sarà anche la casa del nuovo Viareggio: "Puntiamo a crescere"

Il nuovo Centro Sportivo al Marco Polo, realizzato dal Marco Polo Sports Center, aprirà a breve, praticamente tra un mese, come conferma lo stesso amministratore delegato della società. Andrea Strambi. "Noi contiamo di cominciare con le attività il 22 agosto, al massimo qualche giorno più tardi. E con l’inizio di settembre – dice – tutti i servizi entreranno a pieno regime".

Si tratta quindi di pazientare ancora poche settimane per avere la possibilità di giocare a calcio, a calcetto, a paddle o per fare danza, per andare in palestra o in piscina, per recarsi in un centro medico accreditato o più semplicemente al bar o al ristorante; il tutto a portata di mano in una unica attrezzatissima location che trasforma il Marco Polo nel quartiere dello sport. "Avremmo voluto aprire anche prima, magari già il 9 di agosto - sottolinea ancora Strambi -, ma in virtù del fatto che rimane ancora qualche piccolo lavoretto da concludere abbiamo dovuto procrastinare, però ormai siamo arrivati al traguardo. Nel frattempo poi, dal 10 agosto, inizieremo una calibrata campagna informativa, tramite i canonici mezzi di informazione e tramite i nostri canali social, con tutte le comunicazioni necessarie per potersi recare alla struttura con le offerte dettagliate punto per punto".

Con l’occasione Strambi - dalla cui operosità è ripartita ogni nuova avventura calcistica del Viareggio, quantomeno nel recente passato (è stato il direttore generale dell’Esperia Viareggio nel 2003 e assessore allo sport nel 2014 quando il Comune avallò la nascita del Viareggio 2014) - coglie anche l’occasione per ribadire la bontà del progetto nato dalla fusione fra Marco Polo Sports Center e Asd Viareggio, puntualizzando anche qualche aspetto. "Capisco – dice – che qualche tifoso ambisse, parlando chiaramente della prima squadra, ad un campionato più consono al blasone di una città come Viareggio ed anche noi siamo in parte rammaricati per il fatto di dover ripartite dalla Seconda Categoria. Ma per fare calcio, in particolare poi quando si attraversa una fase economico-sanitaria tremenda come questa, servono progetti seri e lungimiranti. Viareggio troppe volte è caduta per rialzarsi traballante e per poi inesorabilmente ricadere; adesso la società, che resta aperta a chiunque porti idee concretizzabili, è solida e puntando sullo sviluppo del proprio settore giovanile cercherà di scalare i campionati nel minor tempo possibile". "Certo – conclude Strambi - sognare non costa nulla ma, senza uno stadio e con questi chiari di luna, a fare il passo più lungo della gamba si rischia poi di mandare in frantumi un progetto intero. Viareggio merita altri palcoscenici ma cerchiamo di restare realisti".

Sergio Iacopetti