DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Il grido di via San Francesco: "Siamo dimenticati da tutti". Le attività chiedono eventi

La strada fa parte a pieno titolo del centro storico ma è scollegata dal cuore della città "Basterebbero due bancarelle per portare gente. Va potenziata anche l’illuminazione pubblica".

Il grido di via San Francesco: "Siamo dimenticati da tutti". Le attività chiedono eventi

Il grido di via San Francesco: "Siamo dimenticati da tutti". Le attività chiedono eventi

Pagano le tasse come nel resto del centro storico, ma a parte i carri del Carnevale, che passano di domenica quando le serrande sono chiuse, non vedono anima viva. Insomma, né in città né in periferia: è l’amara sensazione percepita dalle attività di via San Francesco, che pagano lo scotto di trovarsi lungo il confine nord del centro e a ridosso dell’uscita dalla città. Cosa, questa, che ha impedito finora di ricavare spazi per fiere e mercatini in grado di portare un po’ di passeggio anche da quelle parti. "Le luci di Natale ci sono – spiega Sara Furini, dell’omonimo compro oro presente da 30 anni – ma è da tempo che non vediamo bancarelle qua davanti. Ad esempio quelle del Natale o del San Biagio, a parte i new jersey in cemento per impedire l’accesso alle auto. Mancano iniziative che portano gente, come potrebbe essere anche a Pasqua o per San Martino, eppure i posti non mancano. Ad esempio la piazzetta davanti alla chiesa dei Frati, il tratto lato monti di via San Francesco o quello della provinciale compreso tra piazza Matteotti e via San Francesco. Esistiamo anche noi: ci farebbe piacere che il Comune organizzasse qualcosa anche qua in modo da allungare la passeggiata dal centro e per dare modo di avere più visibilità anche a chi ha l’attività in questa zona".

Se la vitalità è il punto dolente di via San Francesco, dove tra l’altro pochi giorni fa ha chiuso il bar pasticceria “Simonelli“ dopo 60 anni di storia, a livello di visibilità e sicurezza la situazione non è che sia delle migliori. L’illuminazione pubblica è definita "scadente", tanto che a volte il tratto lato monti di via San Francesco resta addirittura al buio. "Lunedì pioveva – prosegue il suo racconto Furini – e non si vedeva nullla. Eppure l’incrocio tra via San Francesco e la provinciale Vallecchia è tra i più importanti. Spesso succedono incidenti e altrettanti vengono sfiorati a causa di chi prende le strade contromano. Capita infatti che chi viene da Massa vada dritto fino al ’Guerriero’ anziché svoltare a destra o sinistra. Oltre all’illuminazione andrebbe potenziata anche la segnaletica per una questione di sicurezza". Dulcis (si fa per dire) in fundo, c’è il capitolo aiuole e marciapiedi, e anche qui si ride: "L’aiuola qua davanti l’abbiamo fatta a nostre spese, visto che c’erano solo erba e terra. Le altre purtroppo sono in condizioni pietose, a differenza di Tonfano dove sembra di essere in un altro comune da quanto sono ben curate. Ci vorrebbe una manutenzione più decorosa, degna di una città d’arte. E i marciapiedi in marmo sono scivolosi: quando piove i pedoni preferiscono passare in mezzo alla strada per non finire in terra".