
Paola Serni accanto alla statua in Darsena dedicata al gatto Ettore. L’autrice del libro incontra gli studenti per insegnare loro come si amano gli animali
Quando l’amore per un animale domestico diventa spunto di riflessione e anche momento di generosità per imparare a donare e per andare oltre lo slogan di una festa, quella del gatto in calendario lunedì. Lo spunto di approfondimento sul rispetto e l’amore dei nostri amici a 4 zampe è in calendario alla scuola primaria paritaria Santa Dorotea che lunedì alle 9 ospita una lezione “particolare“ grazie alla presenza di Paola Serni, che intratterrà gli alunni raccontando la storia che riguarda lei e la sua famiglia quella di Ettore Il Gatto dei Pescatori. Storia che è diventata un libro.
Paola Serni agli alunni della scuola parlerà del libro partendo anche dal progetto più ampio promosso dalla scuola che ha coinvolto gli alunni sotto il profilo didattico. "I bambini della scuola – racconta Paola Serni – prima di Natale hanno fatto grazie all’impegno delle maestre e di Paola Bonini, coordinatrice, una ricerca sul Gatto Ettore e con il materiale che hanno esaminato sono realizzati dei temi, dei disegni che hanno impegnato una ventina di alunni delle classi IV e V.
La scuola ha organizzato questo incontro per sensibilizzare i bambini sullo amore verso gli animali per evitare i maltrattamenti o altre situazioni spiacevoli. Sono contenta che Ettore il Gatto dei Pescatori entri nelle scuole e diventi approfondimento didattico sarebbe soddisfatto anche mio padre Alfredo. "E’ la prima volta che vado in una scuola e che incontro i bambini per me è una gioia: stare a sentire cosa pensano è una esperienza bellissima e emozionante. Inoltre ho letto i temi e ho visto i disegni che ha fatto seguiti dalle insegnanti. Ai più grandi porterò il libro così potranno leggerlo mentre per i più piccoli ho preparato dei segnalibro. Inoltre i bambini della scuola faranno partendo da lunedì una raccolta di scatolette per i gatti senza casa. Le scatolette mi saranno consegnate a fine settimana in modo che posso donarle".
Maria Nudi