REDAZIONE VIAREGGIO

Il gabbiano Pietro ha entusiasmato i bambini

Una materna di Fiesole ha dedicato pensieri e un disegno alla commovente storia dell’uccello senza una zampa e del suo amico pescatore

Hanno conosciuto la commovente amicizia tra il pescatore e il gabbiano senza una zampa leggendo la pagina Internet de “La Nazione” di Viareggio. E così si sono si sono emozionati ed entusiasmati per i due protagonisti di questo fiaba dei nostri giorni: i bambini di una scuola dell’infanzia della Provincia di Firenze hanno realizzato un disegno e scritto una lettera a Giacomo il pescatore e al suo amico Pietro, il giovane gabbiano che va a trovare il suo salvatore sul Lungomolo. Giacomo lo ha infatti liberato da una rete di una canna da pesca che rischiava di ucciderlo: una morsa che gli è costata una zampina.

"Caro pescatore Giacomo, ti vorremmo conoscere. Tu che per la tua gentilezza ricordi il gatto Zorba", è il messaggio dei piccoli studenti, che si conclude con "speriamo di poter venire a salutare te e il tuo amico gabbiano quando il Coronavirus sarà sconfitto". Nel disegno ogni bambino ha raffigurato se stesso con al centro Giacomo e Pietro in un abbraccio, per ora, virtuale. "E’ un ringraziamento per questo gesto poetico", raccontano le docenti Barbara Vitaliano e Elena Visciano della Classe Rossa della scuola dell’infanzia “Elsa Morante” di Caselline, frazione del Comune di Vaglia, che fa parte dell’istituto comprensivo “Balducci” di Fiesole. Proprio i gabbiani sono l’argomento del progetto del corrente anno scolastico e la storia di Giacomo e Pietro non poteva non arrivare al cuore dei bambini. "Il progetto s’intitola ’Vola solo chi osa farlo’, frase tratta dal romanzo ’Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare’ di Sepulveda. Questo è è il messaggio che il gatto Zorba rivolge alla gabbianella Fortunata: significa che si può realizzare tutto ciò che si vuole, basta esserne convinti e non avere paura di sbagliare. I protagonisti del romanzo, Zorba e i suoi amici gatti, insegnano a Fortunata a credere in se stessa e nei valori nobili come il rispetto per l’ambiente, la solidarietà, l’accoglienza del diverso, la difesa del più debole. Tutto ciò si può realizzare se, come Fortunata, ci si sente accolti e amati. L’analogia con la storia di Giacomo e Pietro dimostra che, a volte, la realtà può sorprendere ed essere più romantica dell’invenzione. Sperando di imbatterci spesso in altri piacevolissimi incontri, inviamo un abbraccio affettuoso a Giacomo e Pietro e a tutti gli Zorba e Fortunata che esistono tra noi", concludono le maestre, nella foto assieme ai volti stupefatti e felici degli “Amici dei gabbiani”, ossia i loro piccoli studenti.

La redazione de “La Nazione“ di Viareggio cercherà di ottenere il consenso per affiggere (opportunamente preservati e al riparo dalle intemperie) il disegno, la lettera e una dedica speciale dei bambini in quel tratto di Molo dover si trova anche la statua di “Ettore il gatto dei pescatori”.

Dario Pecchia