Il fronte progressista si compatta e attacca: "Solo progetti faraonici"

Il presidente di Spazio Progressista Tiziano Nicoletti critica l'amministrazione di Viareggio per progetti costosi e incompiuti, come la candidatura a Capitale della cultura 2024. Lamenta la mancanza di servizi essenziali e la pressione fiscale uniforme per tutti i contribuenti.

"Siamo un Paese senza memoria" dice, citando Montanelli, il presidente di Spazio Progressista Tiziano Nicoletti. Che con Fabio Panicucci di Sinistra Italiana, Maria Lucia Manfredi del M5s e Mario Giannelli per Repubblica Viareggina, "per rinfrescare la memoria dei viareggini", ha deciso di rispolverare, dai cassetti del 2021, il dossier della candidatura di Viareggio a Capitale della cultura 2024. "L’amministrazione si buttò in questa avventura, da cui sarebbe uscita sconfitta, con una serie di progetti per 135milioni di euro. Progetti per lo più mai iniziati o in ritardo rispetto al cronoprogramma". Tra gli interventi mai partiti, ma annunciati, citano il rifacimento di piazza Cavour, dell’esedra monumentale della Pineta, di piazza Piave, dell’ex Arengo... Tra quelli avviati "tra varie perplessità, c’è invece il Belvedere Puccini. Sapevamo da cent’anni che nel 2024 si sarebbe celebrati il centenario della scomparsa del maestro, eppure viviamo questa ricorrenza con un cantiere aperto di fronte alla villa museo"; poi la riqualificazione di via Mazzini, "decisa senza alcun confronto", di piazza Zara, "con la Terrazza della Repubblica che dai sei anni convive con i lavori" aggiunge Panicucci per Sinistra Italiana. "Con questa premessa – prosegue Nicoletti – voglio dire ai viareggini di fare a attenzione a come l’amministrazione si diletti in progetti faraonici, spesso superflui, con i sacrifici di ognuno di noi". Il riferimento è all’addizionale Irpef, "che da quando il Comune ha dichiarato il dissesto, nel 2014, ha raggiunto la percentuale massima dello 0,8%. E in dieci anni è scesa allo 0,75%, solo dello 0,05%, per tutti i redditi superiori a 13mila euro". Rispetto ad altri comuni, "come Camaiore, o Lucca, o Forte dei Marmi non viene previsto alcuno scaglione progressivo. A Viareggio – conclude Nicoletti – tutti contribuenti con un reddito superiore ai 13mila euro pagano, indistintamente, la stessa aliquota. Gettito che va in opere, mentre mancano i servizi essenziali". "In una città che – aggiunge Giannelli – vive il dramma, ignorato della mancanza di case, degli affitti esosi e delle residenze negate".