
Una falsa partenza e una partenza a razzo. Sono le due velocità della Versilia: che a causa del maltempo non ha ancora ingranato la marcia della Fase 3. Quella della ripresa turistica, sostenuta dalla riapertura dei confini regionali. La fase degli alberghi aperti e dei bagnanti in spiaggia, delle valigie e dei copricostume che si incrociano sui marcipiedi. Una ripresa che dal 14 giugno potrà contare, se non ancora sugli arrivi internazionali e sui voli low cost, sull’accelerata del nuovo Frecciarossa 1000 che per la prima volta si fermerà a Viareggio. E’ questa l’iniziativa promossa da Trenitalia per rilanciare il turismo.
"Il rilancio del turismo nazionale è una delle priorità delle Ferrovie – dichiara Gianfranco Battisti, Ad del gruppo FS Italiane – . Per la prima volta il Frecciarossa 1000 unirà in estate Roma e Milano passando per la Versilia, l’Argentario e il Levante Ligure, territori ad altissima attrattività turistica che saranno collegati direttamente all’alta velocità italiana. Un nuovo servizio che permetterà di scoprire e riscoprire le bellezze culturali e paesaggistiche del nostro Paese, distribuendo i flussi turistici non solo nelle grandi città ma anche nelle località di medie e piccole dimensioni. Contribuiamo in questo modo a un vero e proprio rilancio dell’economia e del settore turistico di tutta l’Italia".
In attesa che passi il treno veloce, Viareggio e la Versilia iniziano a percepire seppur in lontannza qualche segnale incoraggiante. "L’ondata di maltempo annunciata da giorni ha fatto rimandare l’apertura di alcuni alberghi, compreso il mio, per mancanza di clienti– dice Sandra Lupori, presidente di Federalberghi Viareggio –. Ma con la ripresa della mobilità il mercato è tornato a dare qualche segnale. Iniziano ad arrivare le prime prenotazioni da fuori Toscana, soprattutto dai clienti storici del Nord Italia". Lo conferma anche Paolo Corchia, vicepresidente nazionale di Federalberghi e leader degli albergatori versiliesi: "Sì, le prenotazione stanno cominciando ad arrivare, ma siamo a un livello molto lontano dagli anni precedenti", tanto che stima "un calo del 60%" del fatturato 2020. Si parte dunque dallo zoccolo duro dei clienti fidelizzati: "I nostri clienti – dice Corchia – sanno che adottiamo tutti i protocolli di sicurezza". La speranza della categoria, soprattutto a Forte dei Marmi, è quella di riuscire a recuperare in corsa i ‘big spender’ russi e arabi. "Per la nostra costa il turismo internazionale rappresenta circa il 50% del totale – conclude Maria Bracciotti, portavoce degli albergatori del Lido –. Per questo ci auguriamo che il mondo possa tornare a viaggiare e che gli aereoporti toscani tornino ad incrementare i voli".
mdc