
Il censimento nel lago. La ricchezza faunistica
Il lago e il padule sono la zona più ‘ricca’ del Parco per quel che riguarda l’avifauna. Nei giorni scorsi, si è concluso il censimento annuale degli uccelli acquatici svernanti: i lavori sono stati condotti dal Centro ornitologico toscano sui 23mila ettari del Parco. In totale, sono stati individuati circa 9mila esemplari, la metà dei quali sul lago. Il Massaciuccoli si conferma il più importante sito toscano per i falchi di palude (68) e registra una presenza importante di gru (42). "Grazie a questi studi e monitoraggi, possiamo affermare che sommando i vari periodi dell’anno nel Parco vivano 291 specie di uccelli – commenta il presidente del Parco Lorenzo Bani –; nessun esperto si sbilancia a stimare il numero di esemplari complessivo tra svernanti, più semplici da conteggiare perché stazionari, nidificatori e migratori. Ma possiamo sicuramente dire che sono decine di migliaia, forse qualcosa di più. Un patrimonio di biodiversità da conoscere, apprezzare, promuovere, studiare e salvaguardare". Gli uccelli censiti nell’ultimo rapporto sull’avifauna sono soltanto gli svernanti, e cioè le specie che passano l’inverno sul Massaciuccoli. Ma nella popolazione rientrano anche gli uccelli nidificanti, cioè quelli che arrivano in primavera per deporre le uova, e gli uccelli di passo o migratori. Proprio San Rossore rappresenta una delle tappe più importanti per le specie che si muovono tra l’Africa e il Nord Europa. La ricchezza degli ambienti, con ecosistemi diversi tra loro come le zone umide, i canali interni, i campi, le foreste, e su tutte l’area delle ‘Lame di Fuori’, rendono il Parco una delle zone d’elezione per gli uccelli migratori per stazionare e rifocillarsi nel corso del lungo viaggio.