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Il bagno Guido sommerso: "Le perdite? Incalcolabili"

Sono serviti tre giorni a svuotare il seminterrato, ancora preda dell’umido "Rischiamo di perdere gli impianti, i muri e tutta l’attrezzatura della cucina" .

Il bagno Guido sommerso: "Le perdite? Incalcolabili"

A distanza di due settimane dalla mareggiata che ha sommerso gli stabilimenti balneari, arrivando ad allagare la Passeggiata, il bagno Guido sta ancora lottando per rialzarsi. E la stima dei danni – a spanne, i primi calcoli si attestano sui 120mila euro – pare destinata a crescere. "Abbiamo dovuto tenere le pompe in funzione per tre giorni di fila per aspirare via l’acqua dal seminterrato – racconta la titolare Simonetta Romani –: era arrivata a due metri e mezzo". Pompe fornite dalla Dinelli Costruzioni e alimentate a benzina, dal momento che il quadro elettrico è fuori uso. E i costi lievitano. "Una volta liberato lo scantinato dall’acqua – continua Romani – siamo scesi a spalare il fango. Abbiamo lavorato in tredici, cercando di mettere in salvo tutto quel che si poteva. Ma non è ancora possibile capire quel che potrà essere salvato".

Il problema è che il maltempo non ha dato tregua. E il seminterrato del bagno Guido è ancora invaso dall’umidità. "Abbiamo recuperato il materiale per la spiaggia, in particolar modo gli ombrelloni che avevamo comprato nuovi appena un anno fa. Se li avessimo tenuti qualche altro giorno là sotto, sarebbero stati da buttare via". È irrecuperabile, invece, una pletora di attrezzi di falegnameria che non hanno resistito al contatto prolungato con l’acqua. "Solo per quest’attrezzatura – sottolinea la titolare – siamo sui 50, 60mila euro di danni". I punti interrogativi più grandi sono sulla stanza delle pompe, attualmente fuori uso, il quadro elettrico e soprattutto i macchinari del ristorante, che a fine stagione sono stati stipati nel seminterrato. "L’associazione balneari ci ha richiesto una prima stima dei danni da presentare nel report consegnato al ministro Musumeci: a spanne, abbiamo calcolato 120mila euro. Ma ho paura che sia una stima al ribasso. Ad oggi non siamo in grado di fare conteggi più dettagliati: dobbiamo ancora capire che ne sarà degli impianti. E se i muri del seminterrato inizieranno a buttare fuori l’umido? Se cominciano a sbeccare e vanno rifatti? A quel punto i costi lievitano".

Nel frattempo, continuano i lavori. Il Guido aveva iniziato le operazioni realizzare una nuova piscina, che però è stata sommersa dal mare. "Anche loro sono stati bloccati – spiega ancora Romani – ma per fortuna erano qui: sono stati loro a costruire il muretto che ci ha permesso di salvare la casa sul mare dall’acqua. Altrimenti sarebbe stato più facile buttare giù tutto e rifarlo da capo. La duna a protezione degli stabilimenti? Io capisco che le persone vogliano vedere il mare, ma non possiamo rimetterci noi finendo sott’acqua. Va fatta. Anzi: andava fatta prima".

Daniele Mannocchi