
I love Darsena: "Mi sono tatuato lo scontrino"
VIAREGGIO
Eravamo abituati a vedere tatuaggi della maschera del Burlamacco o frasi dedicate alla città, tra foto e post pubblicati sui social come dichiarazioni d’amore. Quello che, ancora, non avevamo visto, è lo scontrino delle seppie in zimino delle cucine del Carnevaldarsena tatuato con l’inchiostro, quello vero e non del nero di seppia, sulla coscia di un viareggino. Giacomo Tomei, addetto amministrativo di un’azienda locale di e-commerce, ha una grande passione per la cucina, portata avanti nel tempo libero con il blog Instagram notunfoodblog, e che, ogni anno, ritrova anche tra le cucine del Carneval darsena, la festa rionale che "l’ha innamorato da bamboretto" e a cui ha dedicato, come tanti fanno con il nome del primo amore, non solo una parte del proprio cuore, ma anche della propria pelle.
Giacomo, come le è venuta in mente quest’idea del tatuaggio?
"È partita come una goliardia tra amici e compagni di carro. Come una sfida di qualcosa che, dicevano, non avrei mai fatto. Ma poi mi sono detto che non c’era idea più originale e romantica di questa, che dimostrasse il legame che ho con la Darsena e il Carnevale".
È cresciuto in Darsena?
"No, sono del Marco Polo. Ma, per me, il Darsena è il Carnevale. È sempre stato qualcosa a sé stante".
E perché le seppie in zimino?
"È il primo piatto che mi ha avvicinato alle cucine del Darsena da piccolo. Ogni tanto il pensiero mi ci cade anche ad agosto “Ah, se ci fosse il Darsena…“. Anche perché, a differenza di altri piatti, come il risotto, le seppie in zimino sono più difficili da trovare il resto dell’anno. Per mangiarle al di fuori del carnevale, ad esempio, le chiederei a mia nonna, unica all’altezza delle cucine di via Coppino, che, per quei cinque giorni, sono il miglior ristorante di Viareggio".
Dunque è un legame tra famiglia e Carnevale…
"Sì! È una tradizione legata alla famiglia e al Carnevale. Sono sui carri già da piccolissimo, da quando ho dieci anni. Ormai sono 16 anni che sfilo con i miei familiari, anch’essi molto legati a questa festa e ai rioni".
Tua mamma che ne pensa del tatuaggio?
"Come quasi ogni madre, vede i tatuaggi come un qualcosa che si potrebbe evitare, ma piano piano si sta ammorbidendo. È sempre molto ironica, e lo è stata anche in questo caso. Anche perché il legame che ho con il Carnevale è per merito o colpa sua. Per me, ovviamente, rimane un merito".
Gaia Parrini