I guardiani della Lecciona Nasce l’Accademia "Gens" Giovani esploratori crescono

Il progetto formativo, dai 5 a 11 anni, realizzato da Marco Ninci e Francesca Bertuccelli "La nostra base è la riserva naturale, l’orizzonte è l’educazione civica e ambientale" .

I guardiani della Lecciona  Nasce l’Accademia "Gens"  Giovani esploratori crescono

I guardiani della Lecciona Nasce l’Accademia "Gens" Giovani esploratori crescono

È camminando per mano a sua figlia, Blu, che Marco ha imboccato una sentiero bellissimo. La nascita di quella bambina, la prima figlia, che porta nel nome i colori del cielo e del mare ha rivoluzionato, senza stravolgere, il suo mondo. C’erano una volta la musica e le serate d’arte e di festa nel centro città, gli EggParty organizzati dal collettivo Egg fondato proprio da Marco Ninci, "e magari torneranno. Ma nel frattempo – dice – c’è anche altro, c’è di più. C’è la necessità di guardare al futuro, al tempo che sarà dei nostri figli". Ed è così che Marco – assecondando la passioni di sempre: la natura, il mare e il surf, il senso di comunità – insieme alla compagna Francesca Bertuccelli, software developer, ha immaginato e realizzato l’Accademia Gens: un’accademia per Giovani esploratori della natura selvaggia dedicata ai bambini tra 5 e 11 anni.

La “Gens“ ha come “base“ la riserva naturale della Lecciona (e la pizzeria “Gli amici del gusto nel bosco“ della famiglia Carpita) e come orizzonte l’educazione alla condivisione, l’educazione civica e alla salvaguardia del Pianeta. "La Lecciona – spiegano Marco e Francesca – è un patrimonio naturale e culturale. E crediamo che farla vivere ai bambini, con consapevolezza, sia il miglior modo per tutelare questo luogo e per insegnare loro a rispettare se stessi, gli altri e la natura". Per questo seguendo i percorsi più idonei, verificati e approvati da guide ambientali e professionisti del settore, i bambini potranno imparare a conoscere il bosco planiziale, gli stagni retrodunali, le dune consolidate e la spiaggia, fino al mare. Proprio in spiaggia saranno organizzate attività sportive "per favorire l’attività fisica e le dinamiche di gruppo" spiega Ninci, istruttore capo col nome di “Luna selvaggia“. I piccoli esploratori potranno così vivere la natura, fare il bagno e imparare, trasformandosi, pian piano, "in veri guardiani della natura selvaggia".

"L’accademia non è un centro estivo, ma “centro di formazione” per piccoli, dove l’apprendimento – aggiungono Marco e Francesca – viene basato sul gioco, il rispetto e l’educazione. Una palestra di vita reale dove i bimbi vengono stimolati attivamente a mettersi alla prova. Un percorso sportivo educativo e relazionale basato sull’esplorazione emotivo-culturale e su attività fisiche mirate alla presa di coscienza rispetto ai temi della sostenibilità e dell’educazione civica". Sarà attiva da giugno ad ottobre, con due tipologie di partecipazione: settimanale e mensile "Proprio per avere il tempo per costruire un legame di gruppo". E i corsi si terranno da lunedì a venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 circa. (Per informazioni: 353-4562634 in giorni e orari d’ufficio)

"In questo progetto – prosegue Marco, – abbiamo voluto coinvolgere tutte le associazioni e le istituzioni del territorio, che hanno dato piena disponibilità per tenere delle lezioni speciali dedicate proprio ai bambini. Abbiamo trovato grande collaborazione da parte di tutti: dall’Ente Parco, al Wwf, Legambiente fino ai Carabinieri Forestali, la Capitaneria di Porto, la Polizia di Stato e quella Municipale... Credo che sia importante il confronto tra bambini e istituzioni – prosegue Ninci – per capire cosa i piccoli possono dare alle istituzioni e cosa le istituzioni possono dare ai bambini. Per renderli responsabili e partecipi nella vita della comunità". Un progetto innovativo che prende slancio delle passioni di Marco, che ha esperienze come accompagnatore per persone cieche, qualifica da bagnino, da istruttore di surf e alla scuola di sopravvivenza; e dalle competenze di Francesca, che per l’Accademia ha realizzato il software gestionale “Gms“ dove catalogare le esperienze fatte da ciascun bambino e organizzare il percorso. "Il nostro progetto – concludono Marco e Francesca – vuole proporsi come un percorso di esperienze che di per sé sono scuola e palestra di democrazia, stimolo concreto all’educazione, all’uguaglianza e al rispetto dell’ambiente".

Martina Del Chicca