I cattivi maestri non aiutano a crescere

Nello sport, qualsiasi esso sia, l’avversario è un avversario. Mai un nemico. In campo ci si picchia. Anche in modo duro; ma poi ci si stringe la mano. Ci si abbraccia anche. Qualunque sia il colore della pelle. Le dieci giornate di squalifica inflitte a un ragazzo delle giovanili del Camaiore per le frasi di discriminazione razziale rivolte a un giocatore avversario speriamo facciano capire a quel ragazzo che in campo ci si comporta in maniera diversa. Ma non è tutta colpa sua. Quello che sente negli stadi, nella cerchia delle persone che frequenta abitualmente, quello che vede in tv ed è abituato ad assorbire come una spugna da quando era bambino, non lo aiutano a crescere. Parafrasando De Gregori: un giocatore non lo giudichi dal colore della pelle.

Paolo Di Grazia