REDAZIONE VIAREGGIO

Mondo dell’hockey in lutto, è morto Raffaele Zemmi

Si è spento a 73 anni all’Opa di Massa dove era ricoverato da qualche giorno. Ha formato decine di portieri poi diventati campioni in Italia e in Europa

Raffaele Zemmi aveva 73 anni

Viareggio, 14 giugno 2024 – Si è spento all’età di 73 anni all’Opa di Massa dove era ricoverato, Raffaele Zemmi, allenatore benemerito Fisr e figura di grande importanza nel mondo dell’hockey su pista. Dopo aver giocato in gioventù nell’allora Società pattinatori viareggini, si era specializzato come preparatore dei portieri e in quella veste aveva collaborato con numerosi club e fatto parte dello staff delle nazionali senior e giovanili. Si può dire che è stato grazie lui se il ruolo di portiere di hockey è stato valorizzato anche in Italia; dalle sue mani sono passati praticamente tutti gli estremi difensori degli ultimi 40 anni; un nome per tutti, Leonardo Barozzi che Zemmi aveva seguito prima al Cgc, poi in nazionale.

"All’inizio degli anni ‘70 – ricorda Francesco Martini, responsabile del settore giovanile del Cgc Viareggio - giocavamo insieme al Pino sul tetto nella prima Spv. Ci siamo poi ritrovati all’Hockey Viareggio dove lui aveva giocato prima di interrompere l’attività e dedicarsi ad allenare i portieri. I primi furono Massimo Farioli e Gianluca Grossi che diventarono entrambi campioni d’Europa giovanili. Da lì passò ad occuparsi dei portieri delle nazionali maggiori con Giovambattista Massari".

In zona ha collaborato con varie società: oltre al Cgc, la rinata Spv e il Forte dei Marmi. Negli ultimi anni aveva sposato il progetto della Rotellistica Camaiore. A tal proposito Elia Guidi, che della Rotellistica è il responsabile del settore giovanile, lo ricorda così: "Per noi è stato una figura molto importante. Ha collaborato con il nostro sodalizio negli ultimi cinque anni e ha formato tutti i portieri del nostro settore giovanile, occupandosi anche della prima squadra. Per noi è una grossa perdita e lo ricorderemo ogni volta che scenderemo in pista".

A chi gli chiedeva come mai una volta i portieri dell’hockey maturavano tardi e adesso non più, Zemmi rispondeva: "Semplice, perché una volta nessuno si preoccupava di allenare i portieri, anzi spesso erano i meno dotati a essere messi fra i pali. Da quando vengono seguiti in modo serio, in Italia abbiamo fra i migliori portieri del mondo". La salma di Raffaele Zemmi, dopo essere stata esposta alla Croce Verde, associazione della quale era stato collaboratore, sarà cremata in data odierna. Alla famiglia giungano le sentite condoglianze della nostra redazione.

Giulio Arnolieri