"L’ultimo intervento dell’associazione ’Apuane Libere’ è offensivo e nocivo della nostra immagine, nonché tendenzioso in quanto le questioni sollevate sono state già più volte spiegate ricevendo per altro riscontri positivi". Il Parco delle Apuane replica così alle bacchettate dell’associazione in merito ai guardiaparco, a livello di organico, e ai mezzi di cui è dotato il personale. "Intendiamo fare chiarezza – scrivono infatti dal Parco – per preservare l’immagine dell’ente, chi ci lavora e tutti coloro che collaborano con e per il Parco, dalle associazioni ambientaliste ai cittadini, fino alle realtà economiche. Quanto allo scarso numero del Comando guardiaparco, il problema è annoso e riguarda il limite di spesa per le assunzioni di personale che coinvolge tutte le pubbliche amministrazioni, a tutti i livelli. Tuttavia i controlli vengono effettuati e le segnalazioni evase anche grazie a un gruppo di lavoro in cui sono impegnati altri enti che preposti come noi alla tutela dell’area protetta".
In merito ai mezzi a disposizione, definiti "assenti" dall’associazione "Apuane Libere", il Parco ricorda, al contrario, che in dotazione ai guardiaparco ce ne sono ben quattro, ossia due Suzuki Jimny, una Mazda Motor attualmente in riparazione e un Suzuki Grand Vitar. "Sono disponibili – conclude il Parco – sebbene necessitino di essere rinnovati. Infatti già in corso un piano di sostituzione che alterna noleggio e acquisto in linea con la recente deliberazione della Regione, la quale inoltre ci ha già accordato l’incremento del contributo di funzionamento di 50mila euro per il 2024 e 100mila per il 2025 e 2026. Questo ci ha consentito di programmare la sostituzione di un mezzo già quest’anno, smentendo le illazioni dell’associazione".