Sembra impossibile che in un’epoca ipertecnologica, fatta di connessioni a tutti i livelli, sia avvenuta una storia del genere. Invece è tutto vero e ha quasi del surreale. La storia è quella di un ragazzo di 18 anni di Pietrasanta a cui di notte è stata rubata la Vespa, di color rosso e dall’alto valore affettivo essendo appartenuta alla madre. Un mese dopo, come se già non bastasse il dispiacere, lo stesso ragazzo si è visto recapitare dalla polizia municipale di Viareggio una multa per divieto di sosta avendo il ladro posteggiato il roboante “bottino“ in un posto non consentito.
L’epilogo è dolceamaro. Il ragazzo è riuscito infatti a farsi annullare la sanzione dopo aver mostrato ai vigili la denuncia fatta ai carabinieri di Pietrasanta il giorno stesso del furto. Ma dell’amata Vespa non c’è traccia e a nulla sono valsi i tentativi fatti finora per rintracciare il mezzo. A Viareggio, pertanto, si presume ci sia una Vespa rossa, rubata, che circola senza problemi. Almeno per ora, perché i familiari del giovane sperano che il racconto di questa incredibile storia possa ribaltare il finale restituendo il sorriso a chi ha perso un oggetto molto caro. La Vespa ha circa 35 anni di vita ed era stata utilizzata dalla mamma del 18enne. Un passaggio di consegne pieno di significato, il primo “motore“ su cui fare pratica. Poi, una sera, il giovane è andato a casa di un amico e ha lasciato la Vespa nei posteggi in piazza Matteotti, davanti al municipio di Pietrasanta.
All’indomani la triste scoperta: qualcuno aveva rubato la Vespa lasciando un vuoto in una famiglia in cui quell’adorato rombo aveva risuonato da oltre tre decenni. Al giovane non è rimasto che sporgere denuncia ai carabinieri, poi un lungo silenzio. Finché, un mese dopo, al 18enne arriva la sanzione per divieto di sosta dalla polizia municipale di Viareggio. Il ladro in pratica aveva lasciato la Vespa vicino alla stazione senza leggere il cartello che dispone il divieto di sosta in determinati giorni e orari per consentire lo spazzamento. "Ma come, mi multate e non vi siete accorti che era stata rubata?", ha detto il ragazzo al comando di Viareggio esibendo la denuncia. Ottenendo così l’annullamento della sanzione e nient’altro. A parte una sommaria spiegazione a cotanto mistero: dagli anni ’80 le polizie municipali non sono più collegate al data base di polizia e carabinieri e così è impossibile, per gli agenti, associare il ritrovamento di un mezzo a un episodio di furto. La famiglia del 18enne è tornata più volte a Viareggio a cercare la Vespa rosso fiammante, invano. Ma sperano ancora di ritrovarla, chissà.
Daniele Masseglia