Gli occhi dell’Europa sulla Versilia. Per due giorni il mare diventa nero. Niente paura, è un’esercitazione

Organizzata dal Ministero per testare l’efficienza della Protezione civile in caso di inquinamento da petrolio

Gli occhi dell’Europa sulla Versilia. Per due giorni il mare diventa nero. Niente paura, è un’esercitazione

Gli occhi dell’Europa sulla Versilia. Per due giorni il mare diventa nero. Niente paura, è un’esercitazione

Il mare davanti a Viareggio si colorerà di nero domani e mercoledì. Ma niente paura. Sarà solo la simulazione di uno sversamento di petrolio e saranno ovviamente utlizzate sostanze naturali non inquinanti. Verrà infatti svolta un’esercitazione internazionale di protezione civile, direttamente organizzata dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica che servirà a testare l’efficienza dell’apparato di risposta nazionale e locale a fronte di un inquinamento del mare con conseguente spiaggiamento di idrocarburi.

Sarà un’esercitazione in grande stile con enorme dispiegamento di mezzi e risorse umane, nazionali e locali che si avvarranno anche di satelliti, droni, mezzi aereo-navali. Sarà un’esercitazione internazionale che prevede il coinvolgimento di forze francesi e del Principato di Monaco in virtù di un accordo per la conservazuione dell’ambiente marino italo-francese-monegasco denominato Ramoge. L’accordo Ramoge unisce Italia, Francia e Principato di Monaco in azioni comuni per limitare l’inquinamento marino: l’intesa prende il nome dalle iniziali delle tre città di Saint-Raphael, Monaco e Genova, che delimitavano un campo d’azione che nel tempo si è consistentemente allargato, fino ad arrivare, ormai da oltre 30 anni, dalla foce del Rodano a ovest, a sud della Sardegna, fino a Capo d’Anzio a est.

L’esercitazione di domani e mercoledì è stata denominata ‘Versiliana 2024’ e si svolgerà in stretta collaborazione con il segretariato Ramoge e la Guardia costiera. L’obiettivo, come si diceva, è testare con il massimo realismo l’organizzazione, il coordinamento e la prontezza di risposta all’inquinamento. Saranno per questo coinvolti numerosi attori nazionali e internazionali ed impiegate le più avanzate tecnologie e i mezzi di risposta: satelliti (da cui parirà il primo allarme), droni, navi, aerei ed elicotteri specializzati nelle attività antinquinamento, per un totale di ventidue mezzi.

"L’Italia – afferma il ministro Gilberto Pichetto (nella foto) – è lieta di organizzare, due anni dopo l’esercitazione a Imperia, questa importante operazione internazionale, che consente di sperimentare la nostra risposta comune a un inquinamento del mare e della costa. L’Italia e i nostri partner Ramoge possono contare su grandi professionalità e servitori dello Stato che sanno intervenire nelle situazioni più complesse. Difendere il mare, prezioso e fragile scrigno di biodiversità – conclude Pichetto – è una priorità assoluta".

L’esercitazione inizierà domani alle 15.30 con un’allerta e relativo scambio di messaggistica, mentre mercoledì verranno avviate le vere e proprie operazioni di disinquinamento: a partire dalle 8 e fino alle 16 quella a mare, dalle 14 per quattro ore quella a terra. Un debriefing è atteso nella mattinata di giovedì al Centro Congressi “Principino eventi” di Viareggio.

Nello specifico Verrà simulato un doppio inquinamento marino, da prodotto petrolifero e da paraffina: saranno dunque subito attivati i piani della Capitaneria di Porto di Viareggio, del Mase e quello internazionale RamogePol. Nella risposta in mare saranno coinvolti i mezzi aero-navali nazionali e internazionali, oltre all’impiego di droni. Per l’Italia, parteciperà il MasE (ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) con il mezzo della Castalia S.C.p.A., la Guardia Costiera, la Marina Militare, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e Arpat Toscana. Ci saranno i mezzi di Francia e Principato di Monaco e una nave dell’Emsa (European Maritime Safety Agency).

Inoltre, la Prefettura di Lucca, con il supporto della Regione Toscana, della Provincia di Lucca, dei comuni di Viareggio e Pietrasanta, applicherà le risposte necessarie a fronteggiare un inquinamento simulato da idrocarburi sulla spiaggia di Marina di Pietrasanta, impiegando circa 30 volontari formati dal Dipartimento di Protezione Civile e supportati dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) per le operazioni di Scat (Shoreline Clean-up Assessment Techniques, cioè tecniche di pulizia del litorale) e per le successive operazioni di pulizia.

Arpat e Ispra forniranno supporto tecnico-scientifico sia per la parte a terra che per la parte a mare. Presenti anche rappresentanti dell’Iopc Funds, fondo internazionale di compensazione delle spese sostenute per le attività di disinquinamento da prodotti petroliferi. In funzione di osservatori, saranno presenti all’esercitazione rappresentanti di Croazia, Slovenia, Montenegro, Spagna e Libia. viareggio e la Versilia avranno domani i rifelettori puntati degli altri Stati nazionali. L’Europa, insomma, ci guarda da vicino.