
Nicola con il cane Cindy
Viareggio, 1 novembre 2018 - Per alcuni un cane può essere un legame con la vita. Cindy è una meticcia di 15 anni, una randagia dagli occhi dolci che ha trovato una casa grazie a Nicola. Nicola Bucci è un ragazzone di 39 anni, viareggino, che abita alla Pieve di Camaiore con il fratello Andrea e nonna Bradamante, la “Bradi”. Nicola ha la sclerosi multipla recidivante-remittente, Andrea lesioni permanenti al cervello dopo esser stato investito da un pirata della strada. Qualche giorno fa Nicola e Andrea erano a portare a spasso la loro amata Cindy a Camaiore, quando lei è stramazzata al suolo. I due fratelli hanno iniziato a chiedere aiuto nell’indifferenza dei passanti. Senza auto, i due fratelli sono riusciti a portare l’amica a quattro zampe da un veterinario, che l’ha salvata. Nicola e Andrea Bucci sono viareggini: hanno abitato per anni al Campo d’Aviazione, per poi girovagare in tutta la Versilia, fino alla Pieve. La loro è una famiglia sfortunata: nel 2015 papà Vasco è morto mentre stavano pranzando colpito da infarto, a gennaio 2016 Nicola ha ricevuto una telefonata alla quale nessuno vorrebbe mai rispondere. «Venga all’ospedale, suo fratello è gravissimo». Andrea era stato investito, in bicicletta, da un’auto pirata.
«E’ stato per due mesi in fin di vita a Livorno in neurochirurgia – racconta Nicola – e ora ha danni permanenti. Quindi non riesce più a fare l’idraulico». A dicembre 2016 la mamma Emilia se n’è andata tra le braccia di Nicola. Il 19 aprile di quest’anno a Nicola è stata diagnosticata una forma di sclerosi: dall’occhio sinistro vede sfocato (dopo tre mesi di cecità), ha amnesie, formicolii al braccio, alla mano e alla gamba, debolezza e malessere fisico. «Per quattro mesi non ho dormito – prosegue – ma ho fatto comunque il bagnino e il giardiniere. Andavo in bici tutti i giorni dalla Pieve a Lido, finché dopo un anno di analisi hanno scoperto la malattia con una risonanza al tronco e cervelletto. Lesioni multiple alla mielina. Non esiste cura. Non ho rimpianti né rimorsi, ho una malattia per la quale nessuno ha colpa. Ogni attimo, ogni giorno in piedi, per me è una festa. L’incubo è la sedia a rotelle». Nicola vive di cose semplici: commissioni, stare con la sua famiglia, passeggiate con i cani (oltre a Cindy c’è anche Bimba) e gli amici, come Francesco, Nicolò e Antonio che lo vengono a trovare. «Bisogna volersi bene – conclude – perché siamo di passaggio e arrabbiarsi è inutile. Noi andiamo avanti con le pensioni della nonna e di Andrea e aiuti del Comune. Circa mille euro per tre persone».