MARIA NUDI
Cronaca

Giorgio Di Giorgio ’Il colore’ dell’accoglienza: "Oltre ogni pregiudizio"

Sabato alla Fondazione Livorno apre l’antologica del pittore viareggino. Settanta quadri che raccontano i luoghi e i temi rappresentativi dell’artista.

Giorgio Di Giorgio ’Il colore’ dell’accoglienza: "Oltre ogni pregiudizio"

Giorgio Di Giorgio ’Il colore’ dell’accoglienza: "Oltre ogni pregiudizio"

La pittura di Giorgio Di Giorgio da Pietrasanta (dove è stata ospitata dall’8 aprile al 1 maggio 2023) approda a Livorno. L’arte come racconto dei sentimenti e come denuncia civile e sociale che nasce dal cuore e dalla consapevolezza che il fermo immagine sulla tela viene consegnato in un certo qual modo alla storia. È il percorso artistico, inteso come condivisione e accoglienza del “diverso“, che ha accompagnato la vita artistica di Giorgio Di Giorgio, 81 anni compiuti da poco, pittore viareggino, uno dei pochi artisti che ha fatto di una passione il suo mestiere, la sua vita.

Giorgio Di Giorgio ha anticipato con i suoi quadri tematiche che fanno drammaticamente parte della nostra quotidianità: l’emarginazione, i migranti, il diverso, la portualità, e ha trasformato l’arte in cronaca. Nel suo studio, quella mansarda, in via S. Andrea, nel centro storico di Viareggio, a pochi passi dal mercato, per anni il luogo dell’anima, dove la mano ha sfiorato il cielo, è il telaio delle tante mostre dell’artista. E diventa telaio della mostra “Colore“ che si inagura sabato alle 16.30 a Livorno nella sede della Fondazione Livorno.

Una antologica, curata da Marcello Ciccuto, che unisce idealmente Viareggio e Livorno. Un percorso espositivo ricco che racconta i luoghi e i temi rappresentativi della pittura di Giorgio Di Giorgio: la storia del litorale e della terra toscana con le vicende di integrazione e di emarginazione. Un percorso che narra il duro impegno lavorativo, che immortala il volto dei migranti. L’arte diventa il filo conduttore tra la Versilia , Livorno, la costa e l’entroterra. L’esperienza di vita di Giorgio Di Giorgio incrocia più volte Livorno e la sua storia, la comunità ebraica, i rapporti di accoglienza di chi è “diverso“ e l’opera del volontariato sul territorio.

La mostra livornese nasce dall’affetto della famiglia Di Giorgio, la moglie Giovanna, i figli Francesca e Francesco, il nipote Luca, per il pittore e ha incrociato sul cammino il nostro giornale e la disponbilità di Luciano Barsotti, presidente Fondazione Livorno. La mostra raccoglie oltre 70 dipinti della collezione privata della famiglia. Diventa l’occasione anche per ammirare delle tele che non sono mai state in mostra e svela anche tre quadri del nonno Ettore Di Giorgio tra i quali ritratto del pittore bambino. Opere che racconta il percorso del pittore dagli esordi fino al 2019. La mostra, omaggio al pittore, sarà visitabile fino al 10 marzo.