REDAZIONE VIAREGGIO

Gionata attore surreale di lusso per il Salvador Dalì di Avanzini

Gionata Francesconi, autore di carri storici, fa un grande ritorno al Carnevale di Viareggio. Ha recitato se stesso nel carro "Il circo dei sogni" di Alessandro Avanzini, con cui ha una grande amicizia. Francesconi si è sentito libero di esprimersi e considera il Carnevale come la vita, sempre in continua trasformazione. Non esclude la possibilità di firmare un progetto a quattro mani in futuro.

Gionata attore surreale di lusso per il Salvador Dalì di Avanzini

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Grande ritorno al Carnevale di Gionata Francesconi, autore di carri storici: Alessandro Avanzini lo ha voluto con sé su "Il circo dei sogni" dove ha recitato se stesso: "Io sono il Carnevale, l’ho sempre fatto e sempre lo farò fino a quando troverò la giusta ispirazione".

Com’è nata la collaborazione?

"Alessandro è un amico fraterno. Siamo diversi ma fra noi c’è sempre stata stima, e poi suo padre Silvano e mio nonno Francesco hanno lavoraro assieme per anni. A Natale mi ha detto che aveva pensato ad un ruolo per me sul carro, il performer. E io, che sono istintivo, spontaneo e narcisista obiettivo, ho subito accettato. Non ho messo bocca sul carro, ma ho dato qualche consiglio sulle musiche e sullo stile di recitazione dei figuranti. E con me c’è la mia compagna che è una grandissima ballerina".

Una performance senza limite?

"Esattamente. Mi sono sentito libero di esprimermi e sapevo che con Ale non avrei avuto problemi. Mi considero un precursore e non ho bisogno di studiare parti. Io recito in maniera istintiva".

Cosa ha provato? Ha fatto confronti tra il suo Carnevale e quello di adesso?

"Innanzitutto tra l’esser costruttore di un carro ed esserne una semplice maschera ce ne corre. Mi sono sentito enormemente più libero e leggero. Poi il Carnevale è come la vita, cambia e si trasforma. È diverso, non dico se in meglio o in peggio, di certo è ancora vivo".

E se qualcuno le chiedesse di firmare un progetto a quattro mani?

"Il Carnevale è un sogno, quindi perché no. Con Alessandro e i Gilbert-Lebigre c’è una grande amicizia".

Ultima domanda. Se dovesse fare una carro domani?

"Così su due piedi non saprei. Di certo farei qualcosa di sconvolgente, come nel mio stile".

Sergio Iacopetti