
Carlo Alberto Cecchi Pandolfini è titolare della “Macumba“ da 36 anni
Pietrasanta, 5 agosto 2020 - Era appena uscito dalla sua storica gelateria “Macumba“ per una pausa pranzo. Pochi passi in direzione mare, poi da dietro ha sentito una persona pronunciare frasi incomprensibili e un attimo dopo è stramazzato al suolo, colpito da un pugno alla mascella sinistra. Un’aggressione che ha dell’incredibile quella subita lunedì verso le 14 da Carlo Alberto Cecchi Pandolfini, titolare da 36 anni della storica gelateria di via Donizetti, a Tonfano, locale che ha appena finito di scontare la ’stangata’ del Comune dopo l’ordinanza che gli ha imposto per una settimana la chiusura anticipata alle 22 per disturbo alla quiete pubblica e mancata osservanza delle norme anti-Covid.
Pandolfini non ha dubbi: "L’aggressore è un uomo alto 1,90, sulla quarantina, che vive in un appartamento in via Donizetti, sopra le nostre attività: è qui da due anni – dice – e fin dall’inizio mi ha fatto la guerra, presentando anche degli esposti". Una convivenza difficile, ma senza mai sfociare in episodi burrascosi o, peggio ancora, violenti come quello avvenuto lunedì. Pandolfini ieri mattina si è recato al commissariato di polizia di Forte di Marmi e ha sporto denuncia per aggressione, descrivendo nei minimi dettagli quella persona. "Avevo appena chiuso l’attività – racconta – e mi stavo dirigendo verso il centro di Tonfano per la pausa pranzo. Ma all’altezza di ’Non solo caffè’, quindi pochi metri dopo, ho sentito qualcuno avvicinarsi alle mie spalle. Ha pronunciato delle parole che non sono riuscito a decifrare, poi mi ha colpito da dietro alla mascella sinistra e sono caduto facendomi male alla gamba e al polso. Lui, che era anche privo di mascherina, se n’è andato a bordo di una Mercedes bianca come niente fosse". Pandolfini è stato subito soccorso dalle ragazze del bar e da due turisti milanesi, pronti a testimoniare in suo favore avendo assistito alla scena. Poi l’arrivo dell’ambulanza e il trasporto all’ospedale ’Versilia’, da cui è stato dimesso dopo tre ore con un referto di alcuni giorni per contusioni varie.
«Mi fanno male alcuni denti nel punto in cui mi ha colpito. Non ho avuto il tempo di difendermi, anche perché ero stanco per il lavoro – dice ancora – faceva caldo e ho anche 64 anni mentre lui è molto più giovane e ben ’piazzato’. Mi ha colpito da dietro, non me l’aspettavo, sono scioccato da questa violenza improvvisa e immotivata". Dopo aver fatto denuncia, Pandolfini ha invitato gli agenti a visionare i filmati della telecamera collocata al centro di via Donizetti, nella speranza che la videosorveglianza abbia ripreso gli attimi dell’aggressione. © RIPRODUZIONE RISERVATA