Furti, vandalismi e disagio Cresce la paura in centro città "Qui non si vive e non si lavora più"

Daniele Belluomini da 20 anni gestisce il ristorante l’Amaro: "I nostri clienti si ritrovano con le auto danneggiate oppure sono continuamente vessati da chi cerca due spiccioli per ubriacarsi o drogarsi".

Furti, vandalismi e disagio  Cresce la paura in centro città  "Qui non si vive e non si lavora più"
Furti, vandalismi e disagio Cresce la paura in centro città "Qui non si vive e non si lavora più"

Furti, auto spaccate, clienti importunati. Lavorare in centro è sempre più difficile. E anche chi, come Daniele Belluomini del ristorante Amaro, è vicino a festeggiare le 20 candeline del locale, non ricorda una situazione così degradata. Proprio da Amaro, due sere fa, si è verificato l’ultimo episodio di una realtà esasperante. E che spaventa tutti. "Nella nostra zone c’è un problema di sicurezza clamoroso – racconta –, abbiamo contato almeno una decina di brutti episodi nell’ultimo mese".

Si va dai furti ai clienti, a bande di ubriachi ("sempre i soliti noti", assicura Belluomini) che entrano nel locale per importunare gli avventori, fino a tossici che ogni sera arrivano a questuare e che, se non vengono accontentati, insultano o sputano agli avventori. "Qualche sera fa avevo la squadra del Pisa – continua Belluomini – e tre di loro si sono trovati con i finestrini delle auto sfondati. Venti giorni fa, un turista tedesco ospite di un b&b della zona è dovuto tornare in Germania con il finestrino posticcio di plastica, perché gliel’avevano spaccato. E ieri sera (giovedì per chi legge) hanno rubato due caschi a un cliente, tagliando il cavo d’acciaio".

Non è solo la via ad essere degradata. È tutta l’area del centro adiacente al mercato. "È un quadrilatero che è diventato invivibile. Oltre tutto, ogni volta che piova va via la luce e restiamo al buio, e per avere assistenza e arrivare alla riparazione ci vuole una settimana. Siamo veramente messi male. Senza pensare poi a tutti i venditori di rose, gli ambulanti, la gente che entra nel ristorante per chiedere da mangiare, i tossici che elemosinano qualcosa ai clienti e se non vengono soddisfatti si arrabbiano. Questo è quel che accade dentro. Io abito in via Cavallotti, e tornando a casa è un susseguirsi di gente che sbava, che urina, che urla. Noi abbiamo messo i tavoli all’esterno, e a volte capita che qualcuno passi e infastidisca i clienti. Sempre i soliti, sia chiaro: gente che bivacca in centro, sempre con la bottiglia in mano".

E ora, in centro, aumenta la paura: "È successo che qualcuno sputasse ai clienti, e in generale non è possibile venire a cena e avere paura dei danni. Noi chiudiamo sempre tardi, e ormai, con i dipendenti, ci aspettiamo l’uno con l’altro per non andar via da soli. Mia moglie si preoccupa e mi chiama per assicurarsi che non stia chiudendo da solo... è un susseguirsi di situazioni di disagio. E quando chiami le forze dell’ordine, non viene mai nessuno".

DanMan