Chiesa gremita al funerale di Mussi. Giallo sull'incidente

Stefano, 39 anni, ha perso la vita in un incidente

Tanta gente ha partecipato ai funerali di Stefano Mussi nella chiesa di Santa Maria Lauretana a Querceta

Tanta gente ha partecipato ai funerali di Stefano Mussi nella chiesa di Santa Maria Lauretana a Querceta

Viareggio, 16 marzo 2019 -  L’abbraccio della comunità è stato fortissimo. Ieri pomeriggio la chiesa di Querceta era gremita di persone, in tanti sono rimasti addirittura fuori, per tributare l’ultimo saluto a Stefano Mussi, il geometra di 39 anni e membro della segreteria del Pd Versilia, morto nella notte tra mercoledì e giovedì dopo aver perso il controllo della propria auto sul lungomare a Forte dei Marmi.

Un lutto senza un perché, che ha sconvolto il mondo della politica, dell’associazionismo e delle contrade (presente con proprio gonfalone alla Santa Messa, la contrada della Quercia, di cui Stefano era tifosissimo). Un cuscino di fiori bianchi sul feretro che ha sfilato in mezzo a tanti volti noti delle istituzioni locali: distrutti il fratello Alessandro, presidente della squadra di calcio Real Forte Querceta, con la moglie Susanna Franceschi e gli adorati nipoti Matteo e Marco. Già al mattino in tantissimi hanno voluto salutare Stefano Mussi all’obitorio dell’ospedale Versilia, prima del funerale, officiato da don Oscar Perich (il feretro è stato poi trasportato a Livorno per la cremazione). Una celebrazione asciutta, senza orpelli, ma di toccante intensità. Proprio com’era Stefano, ragazzo buono, riservato ed educatissimo, poco incline a manifestare il suo sentire interiore, ma sempre pronto ad uno slancio verso gli altri.

C’è quel suo ultimo post ‘sibillino’ lasciato sulla sua bacheca facebook, che fa capire come negli ultimi mesi fosse rattristato per qualche situazione personale. Proprio la notte precedente il tragico incidente, si è divertito a cimentarsi in uno dei test on line che lo ha descritto come ‘persona gentile’, e ‘arrogante solo quando qualcuno davvero se lo merita’. Un responso a cui Stefano ha aggiunto il personale commento «Esatto dovrebbero proprio chiedersi il perchè...». E sono tanti purtroppo i perché attorno ad una morte così rapida e senza una spiegazione. Impossibile dire se a tradirlo sia stato un colpo di sonno o un malore. Un ‘perché’ che rimarrà sospeso in cielo. Assieme a lui, giovane dai valori di partito e confortato dall’affetto della famiglia, e da quello di un’intera comunità. Che ieri, c’era davvero tutta.

Fra.Na.