
Acqua "fortemente inquinata" alle foci della Fossa dell’Abate, tra Viareggio e Lido di Camaiore, e del fosso Motrone a Marina di Pietrasanta. E’ la diagnosi della Goletta Verde di Legambiente che ha diffuso i risultati dei campionamenti e delle analisi fatte alle acque marine della Toscana in 20 località, 10 delle quali sono risultati (per gli ambientalisti) non balneabili. Per l’Abate e il Motrone la rilevazione indipendente degli ambientlaisti differisce da quelle istituzionali dell’Arpat, agenzia che da inizio prelievi considera eccellenti le acque delle due località. Per restare in zona, la Goletta ha classificato "inquinata" senza fortemente la foce del fiume Versilia, in provincia di Massa. Fortemente inquinato significa, spiega Legambiente, che i campioni hanno superato il limite di 400 Ufc100 ml per gli enterococchi intestinali, eo quello di 1.000 Ufc100 ml per l’Echerichia Coli. Livelli gravissimi, se reali.
Un bruttissimo colpo per l’economia turistico-balneare, una pubblicità poco gradita. I dati di Legambiente sono stati diffusi ieri dal presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza, dal direttore Federico Gasperini, Serena Carpentieri, vicedirettrice generale Legambiente, Sibilla Amato portavoce di Goletta Verde, Pietro Rubellini direttore generale di Arpat, e del suo direttore tecnico Marcello Mossa Verre. E’ stato ripetuto che la Goletta non sostituisce Arpat e non dà patenti di balneabilità, ma vuole mettere in evidenza i casi di cattiva depurazione: e su questo punto la storia della Versilia (peracetico, spandenti a mare, fogne nonr ealizzate, depuratori che sversano quando piove) è bliblica.
I campioni analizzati sono stati prelevati il 21 e il 22 giugno e affidati ai laboratori Idroconsult di Calenzano e Bioconsult di Follonica. Nelle foci sono stati trovati in generale batteri di origine fecale (enterococchi intestinali ed escherichia coli), considerati un marker specifico di inquinamento dovuto a scarsa o assente depurazione.
"La situazione generale è preoccupante – dichiarano Fausto Ferruzza e Federico Gasperini – anche perché i campioni sono stati prelevati all’inizio della stagione balneare e tutto fa presagire che il carico antropico è destinato ad aumentare, visto che molti prediligeranno le coste italiane come meta estiva per le vacanze. La metà dei campionamenti sono oltre i limiti di legge, in particolare nel centro e nel nord della regione: sono dati che lanciano ancora una volta l’Sos sul fronte della cattiva depurazione dei reflui. È inaccettabile che una regione, a così alta vocazione turistica ed economicamente sviluppata come la Toscana, non investa sull’efficientamento della depurazione. Una grande opera pubblica necessaria che non può più aspettare e che chiama in causa da vicino anche i Comuni dell’entroterra, dal momento che le grandi città giocano un ruolo cruciale in questo contesto".
Dunque secondo Legambiente i due punti campionati in Versilia risultano fortemente inquinati. Paradossalmente, la foce dell’Arno è nei limiti di legge. "Ricordiamo che Goletta Verde restituisce un’istantanea puntuale sulla qualità delle nostre acque costiere, senza sostituirsi alle autorità competenti, perchè il nostro obiettivo è denunciare puntualmente il cronico ritardo italiano sull’efficientamento dei depuratori e la presenza degli scarichi abusivi – dichiara Sibilla Amato – Stiamo già pagando multe salatissime per le due condanne dell’Unione europea per il mancato adeguamento alla Direttiva europea sul trattamento dei reflui e ulteriori procedure di infrazione sono in corso".
R.V.