"E' un finto chirurgo estetico": denunciato, ha svolto centinaia di interventi in Toscana

Viareggio, l'inchiesta della Guardia di Finanza: indagate anche alcune presunte procacciatrici di clienti

Viareggio, 7 febbraio 2022 - Non avrebbe mai conseguito alcuna laurea in medicina, svolgendo interventi estetici su centinaia di clienti in Toscana. Per questo un 54enne originario di Soverato, in Calabria, e residente a Viareggio è stato denunciato dalla Guardia di Finanza. Le accuse sono di esercizio abusivo della professione medica e vari fattispecie di falso. 

L'inchiesta delle Fiamme Gialle però si è estesa anche ad altre persone. Sì perché il finto chirurgo avrebbe avuto intorno a sé delle persone che per lui procacciavano clienti. Tutto è nato nel febbraio del 2021, quando l'uomo è stato sorpreso in flagrante a svolgere un intervento di iniezione di botulino sulla fronte di una paziente. 

E' stato accertato che il finto chirurgo estetico avrebbe esercitato abusivamente l'attività medica almeno dal 2010, effettuando numerosi interventi senza alcuna abilitazione non essendosi mai peraltro laureato. Le successive indagini hanno consentito di identificare la vastissima clientela del finto chirurgo, oltre 200 persone, principalmente donne residenti in tutta la Toscana (Viareggio, Massarosa, Camaiore, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Massa, Lucca, Barga, Piano di Coreglia, Pescia, Montecatini, Fucecchio, Santa Croce sull'Arno ed altri), ma anche nelle province di Milano e di Reggio Emilia.

Dall'inchiesta è emerso anche il ruolo delle quattro donne indagate che procacciavano clienti e organizzavano gli appuntamenti, mettendo anche a disposizione abitazioni, uffici o centri estetici. In svariate occasioni, l'indagato principale è risultato aver effettuato le prestazioni sul divano di alcune abitazioni, sul lavatesta di saloni di parrucchiera o addirittura all'interno di uno studio di un commercialista, senza adottare alcun tipo di precauzione igienico-sanitaria. Dalle indagini è emerso che, dal 2016 al 2021, il finto medico ha eseguito centinaia di prestazioni, che non si sono interrotte nemmeno nel periodo di emergenza sanitaria da Covid-19. Il prezzo pattuito variava dai 150 ai 300 euro, pagati esclusivamente in contanti.

Ed è scattato anche il sequestro dei beni: in particolare centomila euro in contanti, che sarebbero frutto degli interventi estetici. Ma anche gioielli in oro e orologi di lusso (marche Rolex, Zenith, Patek Philippe, Longines), nonché una carta d'identità attestante falsamente la professione medica e strumentazione varia utilizzata per l'esecuzione di interventi di chirurgia estetica.