Finedil, una società austriaca acquista i debiti

Il gruppo GB Invest ha rilevato i 66 milioni di pendenze con gli istituti bancari e il 75% del colosso del patron Cesare Lazzarini

Il liquidatore Riccardo Cima

Il liquidatore Riccardo Cima

Viareggio, 21 novembre 2019 - Il colosso Finedil spa ha ceduto l’intero patrimonio immobiliare – compresa la compartecipazione al 50% del Grand Hotel Principe di Piemonte – a una holding austriaca. Il Gruppo GB Invest, tramite la propria controllata Savogno Investments, ha infatti concluso l’acquisizione di un portafoglio di crediti unsecured e secured single name per un valore complessivo di 66 milioni di euro vantati dal sistema bancario nei confronti del Gruppo immobiliare Finedil del patron Cesare Lazzarini.

Un impero del mattone storicamente noto in Versilia per l’alto pregio delle realizzazioni e riconosciuto dal mercato per il valore delle operazioni immobiliari compiute nel rispetto della massima qualità e dell’elevato grado di finitura, sia in immobili residenziali (dall’appartamento alla villa), che in immobili direzionali commerciali e hotel. L’acquisizione, che ha visto coinvolti Zenith Servicer come Master Service e One33 Investment House come Special Servicer, è stata definita dal presidente del cda di Savogno, Stefano Filucchi, lo scorso 16 ottobre.

In sostanza il gruppo austriaco, acquistando tutti i debiti di Finedil ne è diventato unico debitore e prendendo il 75% delle azioni subentra a capo dell’immenso patrimonio immobiliare della società: GB Invest adesso è titolare infatti del 50% del Grand Hotel Principe di Piemonte (la restante parte è così suddivisa: 25% Sammontana di Empoli e 25% gruppo Maestrelli) ma anche di un altro gioiello, la storica villa Ciano-Selene di fronte alla Terrazza della Repubblica, da tempo in vendita a circa 9 milioni di euro.

Inoltre – nel suo smisurato patrimonio immobiliare – Finedil cede poi il 50% di Valleverde e una quota di maggioranza della società Axis che comprende tre capannoni nella zona dell’asse di penetrazione a Bicchio; poi ci sono i 12 lussuosi appartamenti all’ex Panoramic a Lido di Camaiore, altre 4 unità a Lido, una quindicina quelli del complesso Electa in via Maroncelli a Viareggio, le 4 villette di Villa Gaia sul viale Einaudi e i 4 appartamenti del Mistral sempre in zona Città Giardino. Da aggiungere il terreno da 12.500 metri quadrati all’uscita dell’autostrada (non lontano dalla Cittadella del Carnevale) e una ventina di unità immobiliari all’Abetone.

Finedil spa resta comunque in vita e avrà come mission aziendale quella di seguire la vendita del patrimonio immobiliare.

Soddisfatto Riccardo Cima, liquidatore delle società del Gruppo Finedil. "Si tratta di un accordo che, unitamente al piano che sarà a breve alla firma dei creditori – spiega – conduce al risanamento di Finedil, consentendo così la piena valorizzazione del patrimonio immobiliare del gruppo. Infatti sarà dato seguito al processo di vendita immobiliare e con piena garanzia per gli acquirenti che non avranno il rischio di eventuali procedure concorsuali e, al contempo, la società austriaca si preoccuperà del rilancio".