
Il fronte delle feste in spiaggia resta rovente, specie dopo il party al bagno “Annetta“ duramente criticato dal sindaco Bruno Murzi. A tornare alla carica è il gruppo “Amo Forte“, il quale si dice sorpreso che il primo cittadino non abbia mai notato gli eccessi che avvengono in altri stabilimenti, con un invito ad avere un atteggiamento meno chiuso nei loro confronti. "Che il nostro ruolo non sia gradito al sindaco – scrive la minoranza – non è una novità. D’altronde, essendo allergico al dissenso interno alla sua maggioranza e al dialogo coi cittadini non potevamo aspettarci niente di diverso nei confronti dell’opposizione. Ci invita a parlare di certi temi in privato o in consiglio comunale: peccato che l’ultima seduta con interrogazioni e interpellanze risalga al 30 marzo. E quando proponiamo qualcosa viene bollata come ’populista’".
Il discorso scivola quindi sul caso del bagno “Annetta“, episodio che secondo “Amo Forte“ ha visto il sindaco intervenire in maniera "scomposta": "Murzi ha di fatto creato una gogna mediatica tale da imbarazzare i partecipanti alla festa. Non è la prima volta che vediamo auto, luci e fuochi sulla spiaggia né che un’attività viene sanzionata per un’infrazione dei regolamenti. Possibile che il sindaco non se ne sia mai accorto? Il fatto è che le feste in spiaggia necessitano di un equilibrio tra le volontà del turismo e la conservazione del carattere del luogo, e pertanto devono essere regolamentate. A proposito d’identità – concludono – dispiace che il sindaco non capisca le trasformazioni in atto a Forte. A differenza delle installazioni in spiaggia, che non creano danni irreversibili, trasformare le vie del centro in un outlet o abbattere un edificio storico per far posto a una piazza traccia una strada che non si può percorrere all’indietro".
