FdI andrà da solo: "Noi sicuri al ballottaggio"

Simoni mette fuori gioco Giovannetti, che si dice in sintonia con Mallegni. Ma l’ex senatore precisa: confido ancora in un centrodestra unito

Migration

di Daniele Masseglia

Avanti divisi, ognuno convinto di andare al ballottaggio contro il centrosinistra. Di trovare un accordo Forza Italia e Fratelli d’Italia non ne vogliono sapere, sebbene il coordinatore regionale azzurro Massimo Mallegni, reduce da un incontro con il sindaco Alberto Giovannetti, si dice comunque ancora convinto di poter unire le forze in vista delle amministrative, che dovrebbero svolgersi tra il 15 aprile e il 15 giugno. E questo, almeno in apparenza, potrebbe sparigliare ulteriormente le carte perché mentre Giovannetti annuncia l’incondizionato appoggio dell’ex senatore, quest’ultimo crede in un centrodestra unito, con quale candidato però non è dato sapere. Che sia l’antipasto di una sua quarta discesa in campo per mettere tutti d’accordo? "Con Mallegni ci siamo chiariti – scrive Giovannetti – nel rispetto delle reciproche personalità, attitudini e priorità. Un colloquio concluso con la volontà, solida e indiscutibile, di ripresentarci come centrodestra per completare quella visione di futuro di cui in questi primi cinque anni abbiamo solo iniziato a porre le basi e in parte a realizzare. E nella consapevolezza, riconosciuta da entrambi, di essere una bella squadra, con tutte le possibilità e capacità di fare un buon lavoro". Con un ringraziamento a Forza Italia, Lega e Pietrasanta prima di tutto per avergli ribadito il loro appoggio: "La sottoscrizione di quel documento a sostegno della mia ricandidatura va ben oltre la fiducia nei miei confronti: è la testimonianza di un mandato trascorso lavorando in squadra. Un gruppo in cui non sonomancate le discussioni, sempre risolte con il confronto, la responsabilità e contando gli uni sugli altri".

Tranne che con FdI, dato che il candidato Massimiliano Simoni è sicuro di giocarsela con il Pd. "Ho preso in esame – dice – le elezioni che si sono svolte dal ’93 a oggi: a Pietrasanta ha sempre vinto la forza che aveva dalla sua il consenso nazionale. Pertanto siamo tranquilli e sereni: se Forza Italia e la Lega vogliono andare avanti senza di noi, che siamo la prima forza nazionale, facciano pure. Ricordo, sempre in base ai dati che ho raccolto, che il Pd dal 2000 ad oggi non è mai andato sotto il 23%, mentre Giovannetti non andrà oltre il 15% visto che FI e Lega non arrivano insieme al 10%. Basta guardare quello che è avvenuto a Camaiore, piazza storicamente di centrodestra: FI e Lega, insieme, non sono arrivati all’8%. Per questo al ballottaggio andremo noi e il Pd: non lo dico io, ma la matematica". Simoni sostiene infine che FI e Lega, di fatto, non esistono più: "C’è solo un gruppo che vuole conservare il potere. Sanno bene che facendo un accordo con noi significa rinunciare a tutta una serie di posizioni. Se poi Mallegni politicamente si vuole suicidare vada pure con Giovannetti".

Scenario, questo che vede il coordinatore regionale di FI confermare l’intesa col primo cittadino. "L’incontro con Giovannetti – spiega – è stato costruttivo. Abbiamo ribadito un’unità d’intenti che non è mai venuta meno. Simoni è convinto di andare al ballottagio? Bene, tanti auguri. Ma confido ancora in un’unità del centrodestra". Aprendo così di nuovo uno spiraglio sulle voci di una sua quarta candidatura.

Sull’altro fronte, il segretario Pd Rossano Forassiepi è fiducioso nonostante le dimissioni di otto membri della segreteria e il sasso lanciato dall’ex sindaco Manrico Nicolai, disponibile a ricandidarsi. "Con Nicolai – dice – condivido la necessità di un fronte ampio e di un progetto alternativo per la città che tenga conto di tutte le sensibilità. Ora c’è da parlare solo di unità: preferisco astenermi da commenti, come il caso delle dimissioni, che non servono a niente".