"Famiglie caute, ma spopola la Ferragni"

L’influencer più famosa d’Italia ha fatto sold out con prodotti che costano il triplo di quelli ’ordinari’, nonostante i lievi rincari

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E il corredo dei ragazzi, quanto incide sulla spesa delle famiglie? Un osservatorio privilegiato per tastare il polso della situazione è sicuramente quello di Brunello Volpe, storico titolare della Cartoleria Centrale in via Paolina. "Ovviamente dipende da quel che uno sceglie, un po’ come in tuttele cose – premette Volpe –: se prendo una Fiat o una Rolls-Royce, è chiaro che il prezzo cambia".

Un ragionamento complessivo, però, si può fare. E deve partire necessariamente dall’aumento dei prezzi che sta sconvolgendo la nostra quotidianità. "Il costo della carta è aumentato tantissimo – spiega Volpe – anche se l’impatto si vedrà più avanti. Per l’anno scolastico appena iniziato, abbiamo potuto tenere i prezzi tutto sommato stabili perché abbiamo messo in vendita prodotti che avevamo ordinato mesi e mesi fa, quando costavano meno". La partita, secondo Volpe, si gioca sulla consapevolezza. "Da noi, i prezzi sono più bassi che nella grande distribuzione – continua –; si va da un 30 per cento in meno, fino ad alcuni prodotti che costano anche la metà. Si può provare a risparmiare se si sta dietro a queste cose. E in generale mi sembra che le famiglie facciano più economia".

Il costo per famiglia del materiale scolastico, però, scaturisca anche da altri fattori. In parte dalle scuole stesse. "I libri sono prezzati dallo Stato, ma in determinati casi gli insegnanti possono fare la differenza. Se un docente di educazione artistica delle medie vuole determinate cose piuttosto che altre, la spesa necessariamente cambierà".

L’altro elemento da tenere presente è l’impatto di brand - grandi e piccoli - che pur non garantendo una qualità superiore rispetto a prodotti concorrenti, possono permettersi di ’sparare’ prezzi molto più alti. "Tra i bambini, in questa fase, vanno molto di moda i manga e quindi cercano quaderni, astucci e diari ispirati a questi prodotti orientali. Costano di più rispetto a una marca standard, ma a conti fatti la qualità è la stessa. Stessa cosa per gli zaini: se ne possono trovare di buoni a 50 euro, e più o meno della stessa tipologia a 70, ma brandizzati. E poi ci sono i fenomeni del web, uno su tutti la Ferragni: la sua linea di prodotti per la scuola è andata a ruba, abbiamo finito quasi tutto. Ed è roba che costa quasi tre volte tanto rispetto ai prodotti ordinari, seppure di qualità. Ma chi compra queste cose è comunque una nicchia".

DanMan