DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Ex Laveno, sì all’acquisto L’Asl ha dato il via libera Ospiterà un albergo

Parte la procedura per il trasferimento dell’immobile, chiuso da oltre 40 anni. L’imprenditore Bindi firmerà il rogito in autunno. Operazione da 2 milioni.

Ex Laveno, sì all’acquisto  L’Asl ha dato il via libera  Ospiterà un albergo
Ex Laveno, sì all’acquisto L’Asl ha dato il via libera Ospiterà un albergo

di Daniele Masseglia

Sono passati quasi due anni e mezzo da quando l’Asl approvò la manifestazione d’interesse con cui il noto imprenditore Attilio Bindi si era detto pronto ad acquistare l’ex colonia Laveno, sul viale Apua. Sul piatto quasi 2 milioni di euro – per la precisione 1 milione e 950mila – e la volontà di dare una seconda vita a un autentico pezzo di storia in abbandono da oltre 40 anni riconvertendolo in albergo e rta, come recita la convenzione siglata dall’imprenditore di origni pistoiesi, Asl e Comune. I sogni son desideri e a volte si avverano: dopo una lunga serie di pratiche e verifiche l’azienda sanitaria in questi giorni ha deliberato finalmente il via libera all’acquisto, sventolando simbolicamente la bandiera a scacchi dello “start“, con il traguardo che dovrebbe vedere la luce il prossimo autunno. Per legge, infatti, dovranno passare altri 60 giorni in quanto l’acquisto, essendo la Laveno un bene monumentale, è condizionato dalla cosiddetta prelazione statale.

Se da Roma, come si presume, non verrà esercitato alcun diritto di prelazione, tra settembre e ottobre il processo di trasferimento dell’immobile troverà compimento con la convalida della delibera, la firma del rogito e l’inizio di un evento, nel suo piccolo, che per il territorio può essere definito storico. Del resto parliamo di 40 anni e passa dalla chiusura di un immobile che in tutto questo tempo ha calamitato, e continua ancora oggi a calamitare, l’attenzione di generazioni di pietrasantini e turisti. Molto spesso fotografato dai passanti per due motivi, tra di loro estremi, che balzano all’occhio: le caratteristiche ceramiche firmate “Richard Ginori“ o la vegetazione selvaggia che in certi periodi si mescola all’abbandono di rifiuti. Chissà che tra non molto a finire sui cellulari dei curiosi sia il cantiere che chiuderà una storia iniziata nel 1947, quando fu costruita la colonia che accoglieva i figli dei lavoratori della “Ceramica italiana“ di Laveno Mombello (Va), sulle sponde del Lago Maggiore, per le vacanze estive.

Il patrimonio è notevole, se si considera che l’area complessivamente sfiora i 12mila metri quadrati e accoglie la struttura principale più altri due piccoli immobili che all’epoca erano utilizzati come infermeria e servizi igienici. La convenzione a tre “teste“ vede impegnato, come detto, anche il Comune. Tra non molto, per avvantaggiarsi, Bindi tornerà in municipio al fine di attuare il piano operativo di comparto e mettere mano alle procedure legate alla viabilità. In sostanza dovrà essere modificato un tratto di via Fiumetto a causa della presenza di una curva a gomito, in prossimità del ponte autostradale, che potrebbe creare problemi per l’accesso alle strutture turistico-ricettive che prenderanno il posto alla Laveno.